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lunedì 7 Aprile, 2025
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Export piemontese in Germania: calo dell’11,7%, ma segnali di rilancio all’orizzonte

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In un contesto internazionale segnato da forti tensioni commerciali, l’andamento dell’export italiano torna sotto i riflettori. La recente decisione di Donald Trump di reintrodurre dazi su diverse categorie di beni ha riacceso l’attenzione sul tema, rendendo ancora più delicati i rapporti con mercati chiave come la Germania. Proprio da qui arriva un segnale misto per il Piemonte: secondo un’analisi dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese basata su dati Istat, la regione ha esportato nel 2024 beni per oltre 8 miliardi di euro, confermandosi quarta in Italia per valore delle esportazioni verso Berlino. Tuttavia, rispetto al 2023, si registra una flessione del -11,7%, un dato che solleva preoccupazioni tra gli osservatori economici.

L’analisi disaggregata per province mostra un quadro differenziato. Se Torino, con 3,67 miliardi di euro, registra un calo del 23,8%, province come Novara (+7,7%) e Cuneo (+3,6%) segnano invece un incremento. Anche il comparto dei macchinari – tradizionalmente uno dei punti di forza dell’industria piemontese – ha mostrato una leggera crescita dello 0,8%, a fronte di un calo medio nazionale del 5%. La frenata complessiva è da ricondurre, secondo Confartigianato, alla riduzione della domanda tedesca, che colpisce in particolare le aree a forte vocazione meccanica e manifatturiera. Il Piemonte resta comunque tra le regioni italiane più esposte verso il mercato tedesco: il 6,1% del valore aggiunto regionale dipende proprio dall’export verso la Germania.

Nonostante le criticità, alcuni segnali inducono a un cauto ottimismo. Giorgio Felici, presidente di Confartigianato Piemonte, ha evidenziato come gli oltre 8 miliardi esportati rappresentino un risultato rilevante, ma ha anche sottolineato l’urgenza di rafforzare i legami commerciali. In questo senso, l’insediamento del nuovo governo tedesco guidato da Friedrich Merz potrebbe aprire nuove prospettive. Tra le prime misure annunciate dal cancelliere figura infatti un maxi piano di investimenti industriali pensato per rilanciare la manifattura e attrarre nuovi partner commerciali. Un’opportunità che l’Italia e il Piemonte in particolare dovrebbero cogliere per ricostruire un dialogo economico strategico e stabile.

 

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