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lunedì 7 Aprile, 2025
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Ucraina, da novembre 2024 rallenta il ritmo dell’avanzata russa. E il Cremlino allunga i tempi per il cessate il fuoco

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Le truppe di Putin sono riuscite negli ultimi mesi a conquistare piccole parti di territorio ucraino, ma “il ritmo delle avanzate russe è costantemente diminuito da novembre 2024”. Lo rileva l’Institute for the Study of War (ISW), che sottolinea come gli scarsi progressi dei militari russi per spostare la linea del fronte sono dovuti “in parte” ai “contrattacchi ucraini andati a segno nell’Ucraina orientale”.

Nel frattempo, il Cremlino torna a ribadire che Vladimir Putin sostiene l’idea di un cessate il fuoco in Ucraina, “ma prima di ciò – ha detto il portavoce Dmitry Peskov – bisogna rispondere a una serie di domande. Queste domande sono sospese nell’aria, finora nessuno ha dato una risposta”. Tra gli elementi che impediscono alla Russia di fermare le ostilità ci sarebbero anche i piani per “l’ulteriori militarizzazione di Kiev”, ha detto Peskov. Insomma, Mosca sembra rimanere arroccata sulle sue posizioni, che comprendono di fatto una sorta di Ucraina inerme e demilitarizzata, una condizione ovviamente inaccettabile per Zelensky.

Il presidente ucraino ha scritto su X che “la garanzia primaria e più efficace della nostra sicurezza sono le Forze di difesa e le Forze di sicurezza del nostro Stato”. Zelensky ha sottolineato che “l’esercito ucraino deve essere sufficientemente forte e su questa base è costruita l’intera architettura di sicurezza”.

Sul tema è intervenuto anche Emmanuel Macron, dichiarando che “è urgente che la Russia cessi le pretese e le tattiche dilatorie e accetti il cessate il fuoco incondizionato”, così come è stato proposto dall’amministrazione Trump. “Vogliamo una pace solida e duratura che garantisca la sicurezza dell’Ucraine e quella di tutti gli europei”, ha chiosato Macron.

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