I negoziati diretti con la Russia, la guerra commerciale con quasi tutto il mondo, i drastici tagli agli enti federali statunitensi: non sono nemmeno trascorsi 100 giorni dall’insediamento alla Casa Bianca e Donald Trump è decisamente passato dalle parole ai fatti. Ora gli alleati occidentali di Washington si interrogano: quando l’uragano Trump travolgerà davvero la Nato? I timori sono che l’America trumpiana voglia davvero disimpegnarsi dall’architettura di sicurezza europea. Il Pentagono, infatti, starebbe valutando di ritirare ben 10mila soldati dalla Romania e dalla Polonia, secondo quanto riporta Nbc News, che cita diversi funzionari Usa ed europei.
Il presidente americano ha ribadito più volte che i membri europei dell’Alleanza Atlantica non spendono tanto in difesa perché tanto ci pensa l’America. Gli statunitensi ora chiedono di spendere di più: prima era il 2%, poi si è passato al 3% ora si parla addirittura del 5% del Pil per la difesa. Nel 2022 la Casa Bianca guidata da Biden ha schierato 20mila soldati statunitensi proprio in quei Paesi confinanti con l’Ucraina, per rafforzare la deterrenza americana in Europa dopo che la Russia ha scatenato la sua guerra d’aggressione.
Dal fronte militare, tuttavia, giungono rassicurazioni. In un’audizione della Commissione per i servizi armati della Camera degli Stati Uniti, il generale Christopher Cavoli, comandante del Comando europeo degli Usa, ha assicurato che intende “mantenere” l’attuale forza militare americana sui fianchi orientali della Nato. “In Europa spostiamo spesso le forze” – ha spiegato Cavoli, ripreso dal Guardian – tuttavia “in merito alle principali posizioni in cui abbiamo le forze in questo momento, è lì che si trovano ed è lì che ho intenzione di tenerle”. Cavoli, inoltre, ha sottolineato che “la Russia è una minaccia cronica” e che “nei prossimi anni diventerà una minaccia crescente”.