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mercoledì 16 Aprile, 2025
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Nato, la leadership tedesca si fa sentire. Il cancelliere Merz avverte Zelensky: “L’esercito ucraino deve uscire dalla sua posizione difensiva”

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Una Nato a guida tedesca? Lo status quo parla chiaro: nessuno si avvicina minimamente alla potenza militare degli Stati Uniti. Con oltre 900 miliardi di spesa all’anno in difesa (dato del 2023), Washington spende più dei successivi otto Paesi in classifica, mentre con 11 portaerei gli Usa hanno una capacità di proiezione della forza militare che rimane ineguagliata a livello globale. Per quanto riguarda la leadership morale, tuttavia, le cose stanno cambiando.

L’America First proclamata da Donald Trump si declina in una sorta di postura isolazionista degli Stati Uniti nello scacchiare internazionale. Il tycoon newyorchese è concentrato a riportare l’età dell’oro negli States e le guerre sono una costosa distrazione, motivo per cui Trump punta a raggiungere una pace in poco tempo in Ucraina, poco importa se a discapito degli ucraini. Il presidente americano ha criticato più volte i membri europei della Nato per non spendere a sufficienza sul fronte militare e allo stesso tempo sta tentando un riavvicinamento alla Russia di Putin dopo tre anni di guerra in Ucraina. E ciò non piace agli europei, soprattutto a quelli dell’Europa dell’est, che hanno vissuto fino a poco più di 35 anni fa sotto il gioco sovietico.

La Francia di Macron e la Gran Bretagna di Starmer stanno prendendo l’iniziativa, cercando di formare una coalizione di volenterosi disposta a inviare truppe in Ucraina a vigilare sulla tenuta di un potenziale accordo di cessate il fuoco. Ma è a Berlino che Washington e Mosca guardano con particolare attenzione. Il cancelliere Friedrich Merz è riuscito a far passare una riforma costituzionale per superare il cosiddetto freno al debito che limitava le capacità di indebitamento tedesche, capacità essenziali quando si tratta di spendere per la propria sicurezza. Da qui la svolta di Merz che ha annunciato un fondo da circa 400 miliardi per la difesa a cui si aggiunge un altro fondo da circa 400 miliardi per le infrastrutture. Cifre enormi, ma il cancelliere in quota Cdu ha le idee chiare. Altro che pace a tutti i costi, per Merz “l’esercito ucraino deve uscire dalla sua posizione difensiva, sta solo reagendo”, ha spiegato il successore di Olaf Scholz alla guida della Germania, secondo quanto riportato da France Press. La cornice europea, tuttavia, rimane fondamentale. Il ministro degli Esteri tedesco, Annalena Baerbock, ha dichiarato che “Putin vuole continuare a distruggere”, motivo per cui è “essenziale rafforzare ulteriormente la nostra risposta europea per la pace in Ucraina”.

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