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lunedì 28 Aprile, 2025
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Il mattone torna protagonista: compravendite e mutui in crescita nel 2024

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In Italia torna a crescere la tendenza a investire i risparmi nel mattone. Nel 2024 sono state registrate 634.498 transazioni di immobili abitativi, con un incremento del 15,8%. Parallelamente, è aumentato anche il valore medio degli acquisti: dai 154.416 euro del 2023 si è passati a 166.395 euro nel 2024, segnando un rialzo del 7,8%. Questi dati emergono dall’analisi dei Dati statistici notarili, raccolti sulla base dell’attività di tutti gli studi notarili presenti sul territorio nazionale.

Il mercato immobiliare ha mostrato una crescita generale dell’1% nell’ultimo anno, con un’accelerazione più marcata negli acquisti tra privati, aumentati del 26,8%, rispetto a quelli da impresa, che sono saliti comunque del 17,4%. Si nota inoltre un’espansione nel settore delle seconde case: +4,4% per quelle acquistate da privati e +8,8% da imprese. In generale, si percepisce un interesse crescente da parte degli acquirenti verso investimenti immobiliari che siano sostenibili anche dal punto di vista energetico.

Significativa è anche l’inversione di tendenza rilevata nel comparto dei mutui. Dopo il calo del 26% tra il 2022 e il 2023, nel 2024 si è registrato un aumento del 5,7% su base annua. Pur non essendo stati ancora raggiunti i livelli pre-pandemici (nel 2019 si contavano 396.779 mutui), i dati attuali delineano un contesto in miglioramento, seppur ancora influenzato dai tassi di interesse e dall’incertezza economica. Il capitale complessivo erogato per i finanziamenti ipotecari ha visto un incremento del 9,1%, passando da circa 53,2 miliardi di euro nel 2023 a quasi 58 miliardi nel 2024. La fascia più rappresentativa resta quella dei mutui tra i 100.000 e i 250.000 euro. Le surroghe, infine, si mantengono stabili e rappresentano il 4,8% del totale, in linea con il 4,79% dell’anno precedente.

A livello geografico, le regioni con il maggior numero di compravendite si trovano soprattutto al Nord. La Lombardia è in testa con il 19,22% delle transazioni, seguita dal Piemonte (8,99%) e dal Lazio (8,94%). Gli acquirenti appartengono in prevalenza alla fascia d’età tra i 18 e i 35 anni, che rappresenta il 26,52% del totale.
Uno sguardo al contesto europeo conferma la pressione crescente sui prezzi delle abitazioni. Durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento “Città nel futuro 2030-2050”, in programma a Roma dal 7 al 9 ottobre 2025 e promosso da Ance con la direzione di Francesco Rutelli, è emerso che i prezzi delle case nell’Unione Europea sono aumentati del 48% negli ultimi otto anni. In Italia, circa un milione e mezzo di famiglie vive in condizioni di disagio abitativo, mentre per 10 milioni di nuclei con un reddito inferiore ai 24.000 euro annui, acquistare o affittare casa nelle grandi città risulta insostenibile. Soltanto il 3,8% delle famiglie italiane vive in abitazioni di edilizia sociale pubblica, a fronte del 24% in Austria, del 16% in Francia e del 29% nei Paesi Bassi.

Secondo gli ultimi dati Eurostat, nel quarto trimestre del 2024 l’indice dei prezzi delle case è cresciuto del 4,2% nell’Eurozona e del 4,9% nell’intera Unione Europea. Nel trimestre precedente, gli aumenti erano stati rispettivamente del 2,7% e del 3,9%. Su base annua, i prezzi sono aumentati dello 0,6% nell’Eurozona e dello 0,8% nell’Ue. Tra i Paesi monitorati, 24 hanno registrato un incremento annuale. Solo Francia e Finlandia hanno visto una diminuzione dei prezzi, entrambi con un calo dell’1,9%. I maggiori rincari si sono verificati in Bulgaria (+18,3%), Ungheria (+13%) e Portogallo (+11,6%). Nel confronto trimestrale tra ottobre e dicembre 2024, sei Paesi hanno registrato un calo, tra cui Francia, Cipro (-1%) ed Estonia (-0,7%). Malta e Finlandia sono rimaste stabili, mentre 18 Paesi hanno mostrato rialzi, guidati da Slovacchia (+3,6%), Slovenia (+3,1%) e Portogallo (+3%).

Gloria Giovanditti

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