Atterrati a Milano i primi bambini malati oncologici in arrivo dall’Ucraina
I piccoli saranno curati presso gli ospedali San Matteo di Pavia, Del Ponte di Varese e l’Istituto dei Tumori di Milano. Fontana: “Agito con concretezza, il nostro impegno per chi soffre prosegue”.
Sono le 13.55 di giovedì quando il Falcon dell’Agenzia Regionale Emergenza Urgenza atterra all’aeroporto milanese di Linate con a bordo i primi piccoli pazienti oncologici provenienti dall’Ucraina, accompagnati dai loro familiari. Si chiude così, dopo aver percorso 2.255 chilometri, il viaggio della speranza che li ha tratti in salvo dalla guerra grazie all’intervento della Fondazione Soleterre e di Regione Lombardia, in collaborazione con Areu e gli ospedali San Matteo di Pavia e Del Ponte di Varese e l’Istituto dei Tumori di Milano dove i bambini verranno accolti per ricevere tutte le cure e l’assistenza di cui hanno bisogno.
4 anni il più piccolo e 17 il più grande, sono gli stessi bambini le cui immagini che li ritraevano impauriti chiusi in un bunker sotterraneo dell’ospedale di Kiev per proteggersi dalle bombe, hanno fatto il giro del mondo portando al centro dell’attenzione il dramma dei più fragili ed indifesi davanti alla guerra. 126 ore drammatiche in cui, fortunatamente, hanno potuto continuare a beneficiare dell’assistenza sanitaria e dei farmaci chemioterapici necessari per proseguire le cure, sebbene senza sapere per quanto avrebbero potuto resistere. Poi la speranza di poter essere tratti in salvo grazie al trasferimento oltre confine.
Con la città accerchiata e i bombardamenti in corso è stata un’impresa non da poco: “Il viaggio che hanno affrontato è un viaggio che somiglia più ad un corridoio umanitario aperto in emergenza per queste condizioni – spiega Damiano Rizzi, presidente di Soleterre -. Hanno viaggiato per 800 km con un treno allestito, poi in pullman e a tratti anche a piedi, percorso durante il quale sono sempre state garantite le cure. Poi abbiamo ottenuto dei permessi speciali per poter permettere al personale sanitario dell’ospedale di Leopoli di accoglierli e di accompagnarli alla frontiera. Raggiunta la Polonia, attraverso voli di Areu di Regione Lombardia, sono arrivati a Milano per essere trasferiti nelle strutture ospedaliere dove finalmente potranno avere le cure che meritano”. Rizzi ha aggiunto che anche tutti i pazienti dei centri oncologici di Kiev si trovano ora all’ospedale pediatrico di Leopoli in attesa del trasferimento presso le diverse strutture ospedaliere europee che si sono rese disponibili ad accoglierli.
“Questa missione è un piccolo ma significativo raggio di luce nel dramma assurdo dell’Ucraina – commenta il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, presente a Linate all’arrivo dei bambini insieme a Rizzi -. Sono davvero orgoglioso per la concretezza e la rapidità con cui abbiamo agito in una situazione così delicata. Il nostro impegno non termina qui, continueremo a lavorare per sostenere chi soffre e necessita di aiuto”. Dopo questi primi 12 bambini arrivati in Lombardia, la Fondazione Soleterre sta infatti valutando l’ipotesi che ne possano arrivare anche altri: “Noi siamo pronti a fare quello che è necessario – ha concluso Fontana – per cercare di dare la migliore soluzione possibile, sia di cure che di comodità e assistenza sociale, a tutti i malati”. Regione Lombardia è inoltre in contatto con il Governo per contribuire alla realizzazione di un ospedale da campo al confine con l’Ucraina per offrire assistenza nelle immediate vicinanze delle zone di guerra.
Micol Mulè