L’Ucraina si è collegata alla rete elettrica europea
Mentre la Nato continua a ribadire l’impossibilità di creare una no-fly zone sull’Ucraina, l’Europa cerca di fare quel che può per aiutare Kiev a resistere e due giorni fa il Commissario per l’Energia, Kadri Simson, ha annunciato che le reti elettriche di Ucraina e Moldavia sono state sincronizzate con successo a quella europea continentale. “È una pietra miliare storica per la relazione Ue-Ucraina” ha sottolineato Simson la quale ha affermato che “l’Ucraina è ora parte dell’Europa”.
L’Unione Europea era all’opera da due settimane con le controparti ucraine, dal momento che, la notte dell’invasione, il governo di Zelensky ha deciso di staccare la rete nazionale dal sistema russo e bielorusso. “Il nemico si aspettava che il sistema energetico ucraino sarebbe crollato – ha riferito il presidente ucraino – che non saremmo stati in grado di farcela, così ha sequestrato la centrale nucleare di Zaporizhzhia, ha deliberatamente bombardato e continua a bombardare le centrali termiche nelle città ucraine e le linee elettriche. Ma il sistema energetico ucraino ha funzionato in modo stabile e costante durante i 21 giorni di guerra, come riconosciuto dagli europei”.
L’esercito russo ha dato prova di non avere scrupoli quando si tratta dei bersagli da scegliere e dunque il rischio che vaste porzioni dell’Ucraina rimanessero senza energia era concreto. Per Zelensky, ora il sistema del suo Paese ha riserve energetiche affidabili, protette dagli attacchi di Mosca: “L’Ucraina è diventata membro dell’Unione dell’energia. L’unificazione dei sistemi energetici è stata completata. Ora l’elettricità ucraina entra in Unione europea e viceversa”. La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen ha accolto con favore “il passo fondamentale compiuto […] per mantenere le luci accese e le case calde in questi tempi bui, sincronizzando le reti elettriche di Ucraina e Moldavia con la rete europea”.