Verona, il Vespro Universale chiude il Festival delle Arti Contemporanee 2022
Le parole del Papa pronunciate in piazza San Pietro il 27 marzo 2020 nel pieno della pandemia, diventano una cantata sacra. Appuntamento sabato 26 marzo alle ore 21.00 nella Chiesa di Santa Anastasia di Verona.
A due anni da quel 27 marzo 2020, quello straordinario e indimenticabile momento di preghiera nel pieno della pandemia presieduto da Papa Francesco in una piazza San Pietro deserta e bagnata dalla pioggia, un evento musicale ripercorrerà le parole del Santo Padre, trasformate nella cantata sacra Vespro Universale, a cura di Mario Rossi, musicologo, che sabato 26 marzo concluderà il Festival delle Arti Contemporanee 2022, ospitato nella città di Verona.
“Signore, benedici il mondo, dona salute ai corpi e conforto ai cuori – pregava Papa Francesco – Ci chiedi di non avere paura. Ma la nostra fede è debole e siamo timorosi. Però Tu, Signore, non lasciarci in balia della tempesta. […] Salvaci Signore!”, parole che sono rimaste scolpite nel cuore di tutti coloro che quella sera, chiusi nelle proprie case, si erano messi all’ascolto del Santo Padre condividendo quel senso di smarrimento e di impotenza davanti a quella minaccia misteriosa che stava cominciando a colpire duramente in tutta Italia.
Anche il compositore Andrea Mannucci quel 27 marzo 2020 era davanti allo schermo in ascolto silenzioso delle parole del Papa, dalle quali fu profondamente colpito: “Mi sono parse come macigni, come spade che trafiggono l’intimo di ogni uomo – spiega –. Mi è venuto naturale appropriarmene per lasciare una testimonianza musicale”. Con il Nulla Osta del Dicastero del Vaticano, il compositore ha quindi pensato di dividere il testo in tre parti, alternando passi evangelici con estratti dalla monumentale preghiera del Papa: nella prima si vive l’attesa della catastrofe, nella seconda la ribellione dell’uomo che tenta di incamminarsi da solo senza il sostegno della fede, nella terza parte il perdono e la preghiera finale. “La necessità di rendere comprensibile il messaggio del Papa mi ha portato a mediare il mio rigore compositivo con la necessità di trasmettere forti emozioni – aggiunge Mannucci –, le stesse che ho vissuto nel raccoglimento di quella epica sera in cui tutto sembrava perduto”.
La cantata sacra, preceduta dalla Sinfonia concertante in mi bemolle maggiore per violino, viola e orchestra K. 364, sarà eseguita presso la Chiesa di Santa Anastasia di Verona alle ore 21.00. Ad interpretarla due soprani dell’Accademia Kairòs ed una voce recitante, accompagnati dall’orchestraformata dagli allievi del Conservatorio di Verona Evaristo Felice dall’Abaco diretta da Maestro Gianmarco Scalici. L’evento sarà inoltre l’occasione per ringraziare S. E. Mons. Giuseppe Zenti per i quindici anni di ministero episcopale nella Diocesi di Verona. Sua Eccellenza presenzierà almomento spirituale che vede insieme, oltre alla Diocesi di Verona – che ha patrocinato l’iniziativa – e la Chiesa di Santa Anastasia, l’orchestra formata dagli allievi del Conservatorio di Verona Evaristo Felice dall’Abaco, NED Ensemble, Kairos e la Fondazione Zanotto.
Micol Mulè