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    “ERO IN GUERRA MA NON LO SAPEVO”. IL 28 APRILE ALBERTO TORREGIANI A CASTELCOVATI PER LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO

    ERO IN GUERRA MA NON LO SAPEVO. IL 28 APRILE ALBERTO TORREGIANI A CASTELCOVATI PER LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO
    Le drammatiche vicende di Pier Luigi Torregiani, condannato a morte dai Pac di Cesare Battisti nella Milano di fine anni 70, sono raccontate dal figlio Alberto nel libro Ero in guerra ma non lo sapevo. Lautore, assieme alleditore Amos Cartabia, ospiti al Teatro Parrocchiale di Castelcovati il prossimo 28 aprile.
    Quello delle stragi degli anni di piombo è un triste periodo della storia moderna del nostro Paese che spesso sfugge ai libri di storia, ma che è ben impresso nella mente di chi lo ha vissuto. Un passato recente che non dobbiamo dimenticare, per essere ben consapevoli di come fosse lItalia negli anni 70. La storia di Pier Luigi Torregiani, gioielliere titolare di un piccolo esercizio nella periferia nord di Milano, ucciso 16 febbraio 1979 dai Proletari Armati per il Comunismo guidati da Cesare Battisti, è stata ben raccontata nel libro Ero in guerra ma non lo sapevo, redatto dal figlio Alberto Torregiani. Lautore, assieme alleditore Amos Cartabia, saranno ospiti della Biblioteca Gianni Rodari di Castelcovati il prossimo giovedì 28 aprile, per un evento di presentazione che inizierà alle 20:45 nel Teatro Parrocchiale.
    Alberto Torregiani, ferito da un proiettile al momento dellattentato che uccise il padre e lo rese paraplegico, si è da sempre battuto affinché le menti e gli esecutori dellassassinio fossero assicurati alla giustizia, cercando di portare alla luce e diffondere la crudeltà degli anni di piombo, fino alla pubblicazione di Ero in guerra ma non lo sapevo, sul quale è basato lomonimo film prodotto da Rai.
    Sono veramente contento che sia uscito un prodotto cinematografico di rilievo, su una storia che coinvolge lItalia in un periodo ancora molto oscuroha commentato leditore Amos Cartabia, Ho conosciuto Alberto tanti anni fa e la sua tranquillità nascondeva un percorso particolare. Dobbiamo infatti entrare nella mente di chi ha vissuto un periodo così turbolento, dove chi alzava la testa più degli altri veniva preso di mira. Il libro racconta bene quel passaggio che ha caratterizzato per sempre la vita di Alberto.
    Ci sono tutte le premesse per la realizzazione di una grande serata, fanno sapere gli organizzatori dellevento, con Daniele Calabria, Presidente della Commissione Biblioteca di Castelcovati, che ha commentato con grande entusiasmo: Finalmente dopo due anni di pandemia possiamo tornare al 100%. Eh sì, perché di fatto si tratta di un evento caratterizzato da due prime volte, essendo il primo a capienza piena dai tempi del lockdown, e la prima uscita di Alberto Torregiani in territorio bresciano dopo la realizzazione del film. “È un grande onore per noi avere la possibilità di riprendere in questo modo, ha proseguito Daniele Calabria, Con la pandemia abbiamo dovuto fermarci con questo tipo di attività, ed in generale le attività ordinarie delle biblioteche sono state pesantemente compromesse, non potendo essere vissute dagli utenti. Il lavoro costante delle nostre bibliotecarie, civiliste e volontari ha permesso di avvicinarsi a qualcosa che assomiglia sempre più a un ritorno alla normalità”, e sulla portata dellevento, il Presidente della Biblioteca ha sottolineato che era il tempo di dare una scossa, raccontando una forte esperienza di vissuto come quella di Torregiani, che avremo il grande onore di avere come nostro ospite assieme ad Amos Cartabia. Si tratta di un vissuto che va necessariamente raccontato, anche perché il Novecento è un periodo della storia che sui banchi di scuola viene spesso sviato, guerre mondiali a parte. Lobiettivo cardine del percorso che Torregiani sta portando avanti sin da quel tragico 16 febbraio 1979, è infatti quello di far riaffiorare e tenere sempre viva nella mente di tutti noi la drammaticità del periodo degli anni di piombo, come sottolineato anche da Amos Cartabia: Vogliamo far conoscere la storia perché non dobbiamo più cadere in questo odio e in questinvidia che hanno portato quasi alla distruzione dellintero Paese, ha concluso leditore.
    Lappuntamento resta quindi fissato al Teatro Parrocchiale di via S. Antonio 33, Castelcovati, per le ore 20:45 del prossimo giovedì 28 aprile.
    Andrea Valsecchi

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