GREEN PASS E MASCHERINE: LE NUOVE REGOLE DAL 1° MAGGIO
Green pass in pensione dal 1° maggio, ma le mascherine serviranno ancora, almeno in alcuni luoghi.
Non sarà proprio un totale e definitivo ritorno alla normalità, ma ci siamo vicini. Il green pass dal 1° maggio andrà definitivamente in pensione, così come anche l’obbligo di indossare le mascherine al chiuso in determinati luoghi. Sembrano lontani i tempi dei lockdown, dei coprifuoco e dell’Italia a colori. Ma da quei momenti è passato meno di un anno. Oggi, finalmente, si può almeno in parte tornare a respirare. Letteralmente.
L’ultimo decreto anti-Covid scadrà infatti domani, 30 aprile, e le disposizioni relative al green pass non saranno prorogate. Il certificato verde, infatti, sia base che rafforzato, non sarà più richiesto in alcun luogo, fuorché per recarsi in ospedale, ed avrà la sola funzione di certificare l’avvenuta vaccinazione o guarigione dal virus. Per quanto riguarda invece l’obbligo di indossare le mascherine al chiuso, l’ordinanza del Ministro della Salute Roberto Speranza ha la funzione di traghettare la situazione fino all’entrata in vigore di un emendamento ad hoc al decreto-legge dello scorso 24 marzo. Sì, perché con il progressivo superamento della pandemia, anche l’allentamento delle restrizioni implica un modus operandi decisamente diverso e tutto nuovo rispetto a come eravamo abituati.
DOVE RESTA L’OBBLIGO DI MASCHERINA
Dopo un tavolo dedicato, tenutosi a palazzo Chigi nel tardo pomeriggio di mercoledì, si è arrivati alla decisione già caldeggiata da giorni, di prorogare per un altro mese, e quindi fino alla fine di maggio, l’obbligo di indossare la mascherina in alcuni luoghi al chiuso. L’obbligo rimarrà sui mezzi di trasporto locali e nazionali come treni di ogni tipo, aerei, autobus, metro, ma anche nelle aule scolastiche dalla prima elementare in poi, dove varrà fino alla fine dell’anno scolastico. La mascherina continuerà poi ad essere obbligatoria negli ospedali e nelle Rsa, i luoghi ove è in essere per tutto il 2022 l’obbligo di vaccinazione anti-Covid. Le mascherine dovranno poi essere indossate, almeno ancora per un mese, nei cinema, nei teatri e in tutti i luoghi dove si svolgono spettacoli al chiuso, discoteche incluse, ad eccezione del momento del ballo. Quanto ai luoghi di lavoro valgono ancora i protocolli tra imprese e sindacati sottoscritti il 24 aprile del 2020 e aggiornati un anno fa, che prevedono tanto l’obbligo di mascherina chirurgica quanto il distanziamento di un metro come principali azioni di contenimento. Spetta quindi a questi la decisione sul da farsi, se lasciare l’obbligo di mascherina o modificare il protocollo.
DOVE L’OBBLIGO VERRÀ ELIMINATO
Nei bar e nei ristoranti si potrà fare a meno di indossare la mascherina anche al chiuso, eliminando quindi l’enigmatico obbligo di doverla indossare salvo poi poterla togliere qualche istante dopo, una volta accomodati al tavolo. Anche nei negozi, nei centri commerciali e nei musei se ne potrà fare a meno, così come nei luoghi all’aperto ove il distanziamento non era garantito, come stadi e arene.
LA SORTE DEL GREEN PASS
Il pensionamento della certificazione verde è praticamente realtà. Anche se il green pass non servirà più per recarsi in alcun luogo pubblico, dove l’accesso diventa libero, risulterà l’unica valida attestazione per dimostrare l’avvenuta vaccinazione o guarigione dal Covid. Nella sua forma base, infatti, continuerà a essere indispensabile per i viaggi all’estero, ma non potrà più essere richiesto al momento del rientro in Italia. Con le nuove disposizioni, dal 1° maggio non servirà più il green pass rafforzato per recarsi in palestra o farsi una nuotata in una piscina al chiuso, come non servirà per partecipare a feste e cerimonie, convegni e congressi di ogni genere, per entrare in discoteche e sale da gioco, o per gustarsi un film al cinema. L’esibizione del super green pass resta obbligatoria solo all’ingresso degli ospedali e delle Rsa per far visita ai propri cari ricoverati, almeno fino alla fine dell’anno. Sempre dal 1° maggio non sarà più in vigore l’obbligo di green pass base per accedere a luoghi di lavoro, consumare al bar o al ristorante al chiuso o salire su treni, aerei, traghetti, autobus, partecipare a concorsi pubblici o andare allo stadio e assistere a spettacoli teatrali e concerti all’aperto.
L’OBBLIGO VACCINALE PER GLI OVER 50
L’obbligo di vaccinazione per gli over 50 resta in vigore fino al 15 giugno, con le consuete multe di 100 euro per i trasgressori. Ad ogni modo, dal 1° maggio cessa l’obbligo di green pass base per il personale scolastico e le forze dell’ordine, le categorie alle quali era stato chiesto uno sforzo maggiore per evidenti ragioni. Il vaccino continuerà ad essere obbligatorio solo per medici, infermieri e personale sanitario e delle Rsa.
STOP ALLO SMART WORKING
Anche lo smart working subisce un freno. Solo fino al 30 giugno, infatti, è possibile l’uso della procedura semplificata di comunicazione del lavoro agile nel settore privato, ossia quella priva dell’accordo individuale tra datore di lavoro e lavoratore subordinato.
Cristiano Chivoni