Lavoro, Unioncamere: 444mila assunzioni previste a maggio dalle imprese
Nel mese di maggio le imprese italiane hanno in programma oltre 444mila assunzioni, nonostante l’indebolimento della crescita delle ultime settimane e la forte incertezza che caratterizza le stime del secondo trimestre a causa della guerra in Ucraina e della corsa dei prezzi delle materie prime, energia in primis.È quanto delinea il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal.
Il settore maggiormente in crescita sul fronte della ricerca occupazionale è quello dei servizi (+30,2% rispetto ad aprile e +31,5% rispetto a maggio dello scorso anno), trainato principalmente dalla ripresa della filiera turistica. Soffrono invece le imprese manifatturiere: -4,4% i lavoratori ricercati rispetto ad aprile (-3mila) e -18,8% se confrontati con un anno fa (-15mila). Negative anche le costruzioni sia rispetto al mese precedente (-0,9%) e ancor più rispetto a un anno fa (-27,5%).
Nel complesso, perdura la difficoltà delle imprese nel trovare i profili ricercati. Sono difficili da reperire il 38,3% delle figure professionali da inserire in azienda (+7,4% rispetto a maggio 2021), soprattutto a causa della mancanza di candidati. A livello settoriale, le industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo hanno difficoltà a reperire il 52,6% dei profili ricercati, seguiti dalle industrie del legno e del mobile (50,4%), le industrie della meccatronica al pari delle imprese dei servizi informatici e delle comunicazioni (49,2% per entrambi) e le industrie del tessile, abbigliamento e calzature (47,4%).
Tra i profili ricercati, la tipologia contrattuale maggiormente proposta è quella dei contratti a tempo determinato (246mila unità), seguiti da quelli a tempo indeterminato (76mila), i contratti di somministrazione (49mila), i contratti non alle dipendenze (28mila), i contratti di apprendistato (23mila), altre forme contrattuali alle dipendenze (15mila) e i contratti di collaborazione (6mila).
Tra i profili più complicati da trovare ci sono gli specialisti in scienze matematiche, informatiche e scientifiche (55,3%9, ), i tecnici in campo ingegneristico (56%) e tecnici della salute (56,5%), le professioni socio-sanitarie (50,1%), gli operatori della cura estetica (58%), oltre alle figure degli operai specializzati quali fabbri ferrai e costruttori di utensili (67,2%), artigiani e operai specializzati del tessile e dell’abbigliamento (65,7%), fonditori e saldatori (65,1%) e meccanici, montatori, riparatori e manutentori di macchine fisse e mobili (62,2%).
Redazione