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    Il futuro immediato del PNRR per le aziende, tra digitalizzazione, export e transizione ecologica

    Il futuro immediato del PNRR per le aziende, tra digitalizzazione, export e transizione ecologica
    Molte risorse del PNRR, lo sappiamo, sono destinate alle imprese. Gli interventi coperti dalle agevolazioni vanno dall’acquisto di hardware, beni strumentali, infrastrutture di comunicazione e software, amarketing digitale, senza tralasciare la formazione e lo sviluppo delle competenze digitali per gli operatori del settore.
    Ecco una panoramica degli stanziamenti più consistenti per i quali i fondi non sono ancora esauriti:
    Transizione 4.0: una dotazione iniziale di 13,38 miliardi di euro e unulteriore finanziamento di 5,08 miliardi (Fondo Complementare) per questo insieme di misure che promuovono la trasformazione digitale dei processi produttivi e rappresentano un upgrade del piano Industria 4.0. Per questo intervento sono ancora da assegnare almeno 69.900 crediti d’imposta per la Transizione 4.0 sulla base delle dichiarazioni dei redditi presentate tra il 1 gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022; e almeno 111.700 crediti d’imposta per la Transizione 4.0 sulla base delle dichiarazioni dei redditi presentate tra il 1 gennaio 2021 e il 31 dicembre 2023.
    Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche: 1,78 miliardi di euro con l’obiettivo di potenziare il turismo sostenibile e la qualità del comparto ricettivo. Entro dicembre 2022 verranno erogati 150 milioni di euro del Fondo Nazionale del Turismo da destinare all’equity support e 350 milioni del fondo BEI (Banca Europea degli Investimenti) per incentivare progetti di turismo sostenibile. Entro dicembre 2025 almeno 3.500 imprese turistiche potranno beneficiare del credito d’imposta, 11.800 potranno essere sostenute dal Fondo di Garanzia per le PMI e circa 300 dal Fondo Rotativo.
    Politiche industriali di filiera e internazionalizzazione: questa misura mette a disposizione un tesoretto di 1,95 miliardi di euro per supportare le strategie di internazionalizzazione delle PMI e l’ottimizzazione delle filiere industriali. Entro dicembre 2023 dovranno essere attivati 40 contratti di sviluppo in favore delle PMI.
    Contratti di filiera e distrettuali per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo: con uno stanziamento iniziale di 800 milioni di euro, cui si aggiungeranno ulteriori 1,2 miliardi, si intende promuovere una logistica più sostenibile, digitale ed efficiente nel comparto agroalimentare. Entrogiugno 2026 dovranno essere realizzati almeno 48 progetti per migliorare la logistica di filiera nei comparti contemplati dal bando.
    Innovazione e meccanizzazione del settore agricolo e alimentare: stanziamenti per 500 milioni di euro per promuovere la trasformazione del settore primario verso modelli di Agricoltura 4.0. Entro dicembre 2024 almeno 10.000 imprese alimentari e agricole dovranno aver ricevuto un sostegno economico da investire nella digitalizzazione e innovazione dei macchinari, nella bioeconomia e nell’economia circolare.
    Digitalizzazione della catena logistica: con un investimento di 250 milioni di euro, questa misura punta ad aumentare la competitività delle aziende che operano nella logistica attraverso la dematerializzazione dei documenti, lo scambio in digitale di dati e informazioni e la semplificazione delle procedure. Entro giugno 2024, almeno il 70% dei sistemi portuali e della logistica dovrà essere interoperabile e compatibile.
    Esistono anche misure specifiche per le realtà che operano nel settore del digitale. Per queste aziende sono previsti contributi in misura del 40% delle spese ammissibili per gli investimenti in impianti, macchinari e attrezzature da impiegare in produzioni di alta tecnologia, nell’ambito di una misura complementare al Piano Transizione 4.0. Incentivi particolari sono rivolti all’imprenditoria femminile e under-35, attraverso il Fondo Impresa Donna e il rafforzamento di alcune misure in essere come ON NIT0 (Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero) e Smart&Start, che sostiene in particolare le start-up e le PMI innovative.
    Investimento nel sistema della proprietà industriale: con un investimento di 30 milioni di euro, questo intervento assicura il sostegno finanziario agli strumenti di valorizzazione dei brevetti e dei titoli di proprietà intellettuale. Entro dicembre 2023 dovranno essere potenziati gli stanziamenti previsti dalla misura Brevetti+, entro il dicembre successivo dovranno essere avviati i primi Proof of Conceptpresso enti pubblici e PMI. Infine, entro dicembre 2025 dovranno essere attuati almeno 254 progetti sostenuti da finanziamenti contemplati nell’ambito delle iniziative Brevetti+ e dagli Uffici per il Trasferimento Tecnologico (TTO).
    Davide Bonetti – Centro studi SA Finance (Gruppo SAEF)

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