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    Misure anti-coronavirus: salta SCHENGEN

    Frontiere blindate da Berlino a Praga

    Aumenta sempre più il numero dei paesi che blindano i confini. Lo stop alla circolazione delle persone è esplicitamente consentita dagli stessi accordi di Schengen, se minaccia la salute pubblica. Ma la Commissione Europea ammonisce gli Stati di lasciare libera la circolazione delle merci, al fine di evitare un disastro per l’economia.

    Contrariamente alla linea tenuta nei giorni precedenti, la Germania ha annunciato a sorpresa il blocco delle sue frontiere con Svizzera, Austria, Svizzera, Lussemburgo, Francia e Danimarca. Il ministro dell’Interno tedesco ha dichiarato che “la situazione è estremamente seria” e che si potrà entrare nel paese solo per “motivazioni solide”. Resterà garantito l’accesso alle merci e ai pendolari.

    La Francia ha annunciato che ridurrà gli accessi nel paese al minimo.

    Blindate anche la Polonia e la Repubblica Ceca, mentre la Spagna ha schierato l’esercito per pattugliare le strade e usa i droni per controllare i movimenti delle persone dopo l’isolamento quasi totale imposto nei giorni scorsi.

    La Spagna è il secondo paese europeo colpito dal Coronavirus, dove si sta espandendo a macchia d’olio come in Italia.

    Anche l’Austria prende le sue misure. Dopo il blocco delle frontiere, Vienna ha imposto di chiudere negozi, ristoranti, parchi giochi e campi sportivi.

    A Bruxelles si sta discutendo sull’effettiva utilità del blocco dei confini. Viene ritenuta da alcuni tecnici una misura finalizzata esclusivamente alla propaganda interna. Ma il problema principale è un altro. Si tratta dello scandaloso blocco delle mascherine e degli indumenti protettivi deciso dalla Germania il 4 marzo. A tal proposito Berlino ha approvato un decreto legge con cui sbloccare la situazione. Il problema è in fase di risoluzione.

    Ma ciò che angoscia gravemente la Commissione è che la chiusura delle frontiere possa creare un freno alle merci. Chiudendo le frontiere sarà più complicato garantire le forniture ai supermercati e di conseguenza molto più difficoltoso per i governanti mantenere la promessa degli scaffali pieni.

    Andrea Curcio

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