Alla scoperta del TRAP CONCAVERDE, il centro internazionale di tiro al volo del Garda
Oggi abbiamo incontrato Ivan Carella, Presidente del Trap Concaverde di Lonato (BS), il centro internazionale di tiro al volo, conosciuto in Italia e nel mondo quale punto di riferimento di uno sport sempre più diffuso, anche fra i non professionisti. Ed il prossimo grande appuntamento sarà a settembre, con il campionato europeo paralimpico di Trap.
Presidente Carella, come nasce il Trap Concaverde?
Il Trap Concaverde nasce nel 1982, un po’ come uno scherzo, dall’idea di quattro artigiani e imprenditori lonatesi: un elettrauto, un falegname, un frigorista ed un imprenditore, tutti accomunati dalla passione per questo sport. Trovarono questo terreno, dove tuttora siamo dislocati, sul quale sorgeva solamente una cascina abbandonata. In quel momento partì una scommessa, che oggi possiamo dire essere stata vinta. Nel giro di alcuni anni, infatti, le piazzole attive sono diventate quattro, poi sette. Nel 2005 erano già nove e nel 2010 abbiamo ampliato ancora l’impianto sino all’estensione attuale: con 12 impianti di tiro per le discipline olimpiche, possiamo vantare di essere il più grande campo da tiro per le discipline olimpiche esistente. Per neofiti, inoltre, abbiamo realizzato un impianto dedicato con la possibilità di noleggiare l’armamentario, per permettere a tutti di avvicinarsi a questo fantastico sport.
Insomma, il Trap Concaverde rappresenta un’eccellenza. Quali sono le competizioni che avete svolto e che avete in programma?
Oltre ad ospitare le competizioni federali nazionali più importanti a livello nazionale, puntiamo ad avere – e ci stiamo riuscendo – almeno due competizioni internazionali l’anno. Sempre una legata alla Federazione internazionale di tiro olimpico e una legata alla federazione internazionale di tiro paralimpica. Teniamo molto all’inclusività, ed è per questo che il nostro impegno verso le discipline paralimpiche non mancherà mai. Nel 2017 il nostro campo è stato scelto per la prima volta dalla Federazione internazionale per la prima competizione della disciplina Paratrap; poi si è svolta la coppa del Mondo 2018, che avrebbe dovuto bissare nel 2020, ma a causa della pandemia abbiamo dovuto dare forfait. Lo scorso anno abbiamo potuto rifarci, ospitando un altro campionato del Mondo del Paratrap e quest’anno, dal 27 settembre al 1° ottobre, si svolgerà qui al Concaverde il campionato europeo. Siamo partiti nel 1991 ad organizzare gare internazionali e oggi, dopo trent’anni, possiamo vantarci di aver ospitato ben 13 coppe del Mondo, 3 campionati mondiali, 3 europei e molte altre competizioni interazionali per discipline non olimpiche. Ogni fine settimana c’è una manifestazione e questo ci riempie il cuore.
Si percepisce parecchio il suo entusiasmo nel parlare dei successi raggiunti e degli eventi in programma. Quanto è stato difficile affrontare il periodo della pandemia?
È stato un fulmine a ciel sereno. Tutto si è bloccato in modo istantaneo, ed il covid ha trascinato con sé molti progetti di nuovi eventi. In tutta sincerità siamo stati anche abbastanza fortunati dato che il nostro sport è all’aria aperta, e grazie alla Federazione italiana siamo riusciti a riaprire abbastanza presto, seppur in modo progressivo, partendo dagli agonisti. Questo ci ha consentito di non rimanere troppo fermi, anche perché le spese di manutenzione sono importanti e sono rimaste una costante anche durante le chiusure.
Quali sono i vostri progetti per il futuro?
Oggi stiamo puntando sulle attività collaterali. Avendo un impianto di questa caratura tecnica, poter contare su un punto di ristorazione ed un’armeria sul campo, ci permetterà di offrire un servizio a 360 gradi che verrà sicuramente apprezzato a livello locale e internazionale. Poi potremo finalmente sfruttare una nuova sala inaugurata nel 2019 che abbiamo creato in collaborazione con Beretta, dove si terranno meeting e team building con la possibilità di legare le attività lavorative al mondo del tiro a volo. Vogliamo inoltre ampliare la nostra visibilità anche con pacchetti sportivi di vacanza che possono essere usufruiti da atleti ed amatori in tutto il mondo. Abbiamo la possibilità, la necessità e il dovere di sfruttare e valorizzare una zona spettacolare come la nostra, a cinque kilometri da Desenzano e dalla cornice del lago di Garda
L’obbiettivo è sempre quello di migliorare.
Grazie.
Andrea Valsecchi