Terremoto in Afghanistan: morte più di mille persone
Un terremoto con magnitudo 6,1 sulla scala Richter ha colpito il sud est dell’Afghanistan: ieri, all’ora di pranzo, si contavano già più di 1.000 morti e oltre 1.500 feriti, secondo quanto riportava la BBC. La conta dei deceduti è destinata a salire dal momento che diversi villaggi risulterebbero completamente distrutti.
Il terremoto è stato individuato a una profondità di 51 chilometri, secondo lo US Geological Survey, ed è stato registrato a circa 44 chilometri dalla città di Khost ma è stato avvertito anche nella capitale dell’Afghanistan, Kabul, e addirittura nella capitale del Pakistan, Islamabad. Sono stati colpiti soprattutto i distretti di Barmal, Zirok, Nika e Giyan della provincia di Paktika. Sui social media sono circolate diverse immagini di edifici crollati e persone sulle barelle. Il portavoce del governo, Bilal Karimi, ha chiesto aiuto alle agenzie umanitarie tramite Twitter, per “prevenire una catastrofe umanitaria”.
L’Afghanistan non è nuovo ad eventi simili. Nell’ottobre 2015 il “terremoto dell’Hindu Kush” colpì l’Asia del Sud e con una magnitudo 7.5 uccise centinaia di persone, mentre quello del 1998 provocò diverse migliaia di vittime. Ed è quello che si teme anche in questo caso, dal momento che il Paese sta anche attraversando una crisi alimentare e si trova con un sistema economico in profonda difficoltà da quando i Talebani hanno preso il potere e contestualmente sono terminati gli aiuti dall’estero. Emergency, presente nel Paese dal 1999 con due centri chirurgici, è stata tra le prime agenzie ad attivarsi ieri, inviando sette ambulanze e membri del loro staff nelle zone colpite al fine di trasportare i feriti nei centri di primo soccorso.
Redazione