Continua l’avanzata ucraina, lo stato maggiore di Kiev: riconquistati oltre 20 insediamenti in 24 ore
Prosegue senza sosta la controffensiva ucraina nel nord-est del Paese mentre si combatte anche a sud. Lo stato maggiore di Kiev ha dichiarato in un post Facebook di aver costretto le truppe russe ad abbandonare più di venti città e villaggi in sole 24 ore. La quantità di territorio recuperato nell’area di Kharkiv e Donetsk ha sorpreso anche gli analisti più ottimisti a tal punto che si parla di una vera e propria disfatta di Mosca in quella zona. Anche nel sud ci sono stati significativi progressi. Ieri le autorità ucraine hanno fornito per la prima volta una stima dei territori ri-conquistati nella regione di Kherson: si tratterebbe di 500 chilometri quadrati precedentemente in mano ai russi.
La risposta del Cremlino è duplice. Da una parte i russi hanno reagito lanciando missili nel centro di Kharkiv e nell’est ucraino, secondo quanto riferisce la Cnn, costringendo ampie porzioni di territorio a subire un pesante blackout. Dall’altra parte, il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, ha ribadito che “l’operazione militare speciale continua e continuerà fino al raggiungimento degli obiettivi inizialmente fissati”.
Non c’è dubbio, tuttavia, che l’inerzia del conflitto ora sia a favore dell’esercito ucraino il quale per il momento riesce a beneficiare di un’arma fondamentale: il caos che regna nelle truppe nemiche. Sempre su Facebook, gli ufficiali di Kiev hanno dichiarato che oltre alle pesanti perdite subite dai russi con lo sfondamento delle linee, coloro che si sono ritirati hanno “un morale e uno stato psicologico estremamente bassi, si rifiutano massicciamente di tornare nella zona di combattimento”.
La disfatta del nord-est risulta alquanto innegabile anche ai più strenui sostenitori di Putin che cercano, tuttavia, di non perdersi d’animo. Kirill Stremousov, leader delle autorità russe che hanno occupato la zona di Kherson, nel sud dell’Ucraina, ha voluto ribadire su Telegram che “Kherson è e sarà una città russa. Nessuno cederà la città, figuriamoci, nessuno si ritirerà”. Eppure, lo stesso Stremousov ammette: “Per quanto riguarda la situazione nella regione di Kharkiv, molti di noi sono perplessi sulla situazione attuale. Il tempo metterà tutto al suo posto e avremo sicuramente le risposte alle nostre domande”.