Caro bollette: per il Comune di Sesto San Giovanni stangata di 1.401.912 euro in più
+ 65% nel primo semestre dell’anno e il peggio deve ancora arrivare. Di Stefano: “Governo e Europa intervengano”.
Il caro bollette si fa sentire pesantemente non solo per famiglie ed imprese. Dopo le immagini virali di commercianti e imprenditori che hanno mostrato pubblicamente i costi in netto aumento di luce e gas, ora sono gli enti pubblici ad esporre ai propri cittadini le ultime bollette per testimoniare che non sono esenti dai rincari. Anzi.
Un esempio arriva dal Comune di Sesto San Giovanni, destinatario in questi giorni di una bolletta astronomica, a dimostrazione di come la stangata su luce e gas colpiscaindiscriminatamente tutti: “Non vogliamo restare in silenzio e, in segno di solidarietà e vicinanza a tutti i Cittadini, Esercenti, Commercianti, Imprenditori, Lavoratori e Famiglie, esponiamo pubblicamente anche noi i forti rincari che abbiamo subito in bolletta. Ma non è finita, perché la prossima sarà anche peggio!”.
Esordisce così il sindaco sestese Roberto Di Stefano mostrandosi in foto sul profilo Facebook con un cartello che riporta a chiare cifre il netto aumento delle bollette per l’ente: 3.561.341 euro per il primo semestre 2022 per luce e gas, contro i 2.159.429 euro del medesimo periodo dell’anno precedente. Un aumento particolarmente significativo pari a 1.401.912 euro cui il Comune dovrà far fronte quanto prima.
“Fortunatamente, a Sesto negli anni siamo stati attenti e lungimiranti, gestendo il bilancio con cura e senza sprechi, investendo sul risparmio energetico per risparmiare così più soldi pubblici possibile”, spiega il primo cittadino sestese ricordando l’implementazione dell’illuminazione led, pannelli solari e l’ammodernamento degli impianti di calore che consentiranno di ammortizzare, almeno in parte, l’impatto dei prezzi dell’energia.
Resta il fatto che ci saranno da sborsare comunque 1.401.912 euro in più in bollette, il che significa meno budget a disposizione per la gestione in spesa corrente e in investimenti, sebbene il sindaco assicuri che l’Amministrazione sia già al lavoro per trovare le coperture economiche necessarie senza dover in alcun modo tagliare i servizi ai cittadini e aiutare le famiglie.
Una situazione che rischia di non essere isolata, ma di estendersi a molti altri Comuni: “Senza un pronto intervento del governo, il rischio è che molti Comuni in Italia siano costretti a dichiarare il dissesto finanziario – prosegue Di Stefano -. Ciò è inaccettabile, non solo per noi, ma per tutti coloro che subiscono questi aumenti, assolutamente ingiusti e frutto delle speculazioni economiche”. E conclude lanciando un appello: “Noi la nostra parte la facciamo ma ci aspettiamo che Governo e Europa facciano altrettanto”.
Micol Mulè