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    Energia: tagli e nuove regole Ue

    Energia: tagli e nuove regole Ue
    Per far fronte al rincaro dei prezzi sull’energia, l’Ue si sta apprestando a legiferare per stabilire le nuove norme da seguire. Da Bruxelles arriveranno sicuramente tagli obbligatori ai consumi elettrici, quantificati intorno al 10% su base mensile, e regole specifiche per le ore di punta.
    L’Europa si prepara ad affrontare un inverno lungo e più freddo del solito, segnato dall’emergenza energetica e dall’inflazione alle stelle. Per cercare il più possibile di far fronte alla situazione, che si prospetta difficile, o cercare almeno di arginarla, la Commissione Europea sta legiferando per attuare una serie di nuove norme rispetto all’utilizzo energetico.
    Per farlo, parte da un pacchetto di proposte sull’energia varato dal collegio dei commissari, che hanno adottato una proposta del Consiglio. Per l’effettiva attuazione dei provvedimenti ora si attende il via libera a maggioranza qualificata, cioè almeno 15, dei 27 Paesi.
    Tra i principali assi su cui si sta concentrando Bruxelles c’è sicuramente il taglio obbligatorio ai consumi elettrici, che sarà quantificato intorno al 10% su base mensile e raffrontato con la media dei consumi negli ultimi 5 anni nel medesimo mese.
    Un altro tassello fondamentale riguarda le ore di punta, in cui il consumo di energia è al massimo. Sarà compito dei singoli Paesi individuare e quantificare le fasce orarie di maggiore attività, anche se comunque nel testo la Commissione raccomanda una media di 3-4 ore per ogni giorno feriale. In tali fasce orarie la riduzione sarà fissata al 5%.
    L’Italia aspetta la ricezione del regolamento europeo, che sarà uno tra i primi e principali documenti all’attenzione del nuovo governo, e sarà a quel punto compito del ministero della Transizione Ecologica decidere come applicare i tagli energetici, in particolare nelle ore di punta.
    Con buona probabilità la diminuzione della potenza dei contatori dovrebbe applicarsi alla fascia oraria tra le 9 e mezzogiorno, quella in cui statisticamente si registra il maggior consumo di energia. Ma oltre a questo bisognerà valutare anche quanti e quali elettrodomestici sarà possibile utilizzare in quell’arco temporale, prima che gli utilizzi temporanei facciano superare la soglia consentita. Anche il tipo di elettrodomestico utilizzato sarà un fattore determinante.
    Intanto, in attesa delle normative europee, il piano di risparmio predisposto dal governo italiano può avere un impatto positivo per le imprese e per le singole famiglie. La cifra della riduzione delle bollette di luce e gas infatti può arrivare fino a oltre 600 euro in un solo anno. Le bollette potrebbero alleggerirsi di circa 180 euro con la stretta sul riscaldamento e di 250 euro con la riduzione della temperatura e del consumo dell’acqua calda.
    Dalle associazioni dei consumatori è già arrivato lo stop al piano di riduzione energetica Ue. La motivazione, in sintesi, è che le misure non sarebbero granchè efficaci e sbilanciate. Piuttosto che rendere i tagli obbligatori, sarebbe meglio secondo loro incentivare e premiare le riduzioni spontanee dei consumi e attivare il più possibile i governi dei singoli Paesi per trovare soluzioni legate alle situazioni nazionali.
    Pietro Broccanello

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