Governo, parte in toto nomi
I nuovi eletti non sono ancora insediati, ma già si rincorrono le voci sulla possibile composizione del nuovo Esecutivo. L’incarico di formare un nuovo Governo, che non verrà conferito prima di fine ottobre, sarà ormai certamente affidato alla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, visto l’exploit ottenuto alle consultazioni appena svoltesi. Le trattative per la spartizione degli incarichi sono in corso in queste ore nelle sedi dei partiti che compongono la coalizione di Centrodestra, che con ogni probabilità vedranno un allargamento della compagine anche verso figure tecniche. Agli Esteri, all’Interno e all’Economia, infatti, potrebbero trovare posto figure non politiche, che invece dovrebbero andare a guidare il Ministero della Difesa. Quel che pare ormai certo è che il segretario della Lega, Matteo Salvini, non dovrebbe andare a ricoprire l’incarico di Ministro dell’Interno, come accaduto durante l’esperienza del Conte I. Per il leader del Carroccio si potrebbero invece aprire le porte Ministero dell’Agricoltura, che dovrebbe ricoprire in contemporanea con la carica di Vicepremier. Vicepresidente del Consiglio dovrebbe essere anche Antonio Tajani, già vicepresidente di Forza Italia, al quale verrebbe affidato anche un altro Ministero (forse la Difesa qualora non si optasse per la via tecnica). Le chance di Tajani sembrano però scemare in favore dell’ambasciatore Stefano Pontecorvo e di Elisabetta Belloni, attuale capo dei Servizi, già candidata di Lega e M5S al Quirinale. Alle infrastrutture la Lega vorrebbe Edoardo Rixi, che potrebbe spuntarla sul forzista Alessandro Cattaneo, mentre allo Sviluppo economico potrebbe restare il leghista Giorgetti, in continuità con il lavoro svolto fin qui nel Governo Draghi. Per l’istruzione o le Pari opportunità si fa largo il nome di Licia Ronzulli, attuale coordinatrice lombarda per Forza Italia, un nome accostato tuttavia anche alla Sanità, dove potrebbe però ricadere Letizia Moratti, al fine di mettere tacere una volta per tutte gli attriti che da tempo si sono generati in Lombardia con il Presidente Fontana e i dissapori all’ordine del giorno nel Centrodestra fra chi la vorrebbe candidata governatrice alla prossima tornata del 2023 e chi auspica la riconferma di Fontana. QualeSottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giorgia Meloni vorrebbe un fedelissimo, come Giandomenico Fazzolari o Guido Crosetto. In casa Forza Italia si fa poi il nome di Anna Maria Bernini per il dicastero dell’Università e della Ricerca e per i Rapporti col Parlamento, mentre il costituzionalista Marcello Pera, quota FdI dovrebbe essere assegnato al Ministero per le Riforme Costituzionali. Un ministero anche per Noi Moderati, con Maurizio Lupi che dovrebbe essere nominato alla guida dello Sviluppo Economico.
La prima partita, ancor prima della scelta del premier incaricato da parte del Presidente della Repubblica, sarà in ogni caso legata alla nomina dei Presidenti di Camera e Senato, e sembrerebbe ormai certo che uno dei due rami, fra Montecitorio e Palazzo Madama, saranno guidati da un esponente delle opposizioni. Sul tema però sembra non esserci pieno consenso degli alleati di Fratelli d’Italia, che vorrebbero Giancarlo Giorgetti della Lega alla Camera e Anna Maria Bernini al Senato.
Gli scenari sono aperti, e il totonomi è ancora tutto in fase di evoluzione.
Andrea Fortebraccio