COME SOPRAVVIVERE ALLA BOLLETTA DEL GAS
Dopo la pandemia, la guerra, la siccità, le alluvioni, la guerra, la caduta del governo e, peggio di tutto, l’Italia del calcio fuori dai mondiali, sono arrivate infine le bollette impazzite del gas per completare quelle che potremmo chiamare “le piaghe d’Egitto contemporanee”. Ci consola, per modo di dire, che per arrivare a dieci piaghe ne mancano solo un paio, sperando di evitare il meteorite e gli alieni.
L’aumento delle bollette del gas, infatti, è un argomento caldissimo che questo autunno rischia di diventare un argomento freddissimo se non gelido. La politica si è mossa drammaticamente in ritardo per venire in soccorso ai privati e alle imprese che non sanno più cosa inventarsi per tagliare le spese. La politica si è mossa tanto in ritardo che Trenitalia a confronto sembra rispettare la puntualità come un orologio svizzero.
Per fortuna l’esercito degli esperti-oggi ci sono più esperti che inesperti-si è prodigato per indicarci preziosi consigli per risparmiare, per quanto risparmiare sugli aumenti del gas del 200% sia come cercare di avere ragione in una discussione su dove andare in vacanza con la propria dolce metà, sapendo che la battaglia è già persa in partenza e che anche quest’anno ci toccherà trascorrere un paio di settimane in spiaggia ad aiutare la suocera a infilarsi la ciambella.
Tra i vari esperti troviamo anche illustri premi Nobel per la fisica con velleità culinarie che, ad esempio, ci suggeriscono di cuocere la pasta a gas spento. Erroneamente, molti scettici hanno subito pensato che il metodo consista nel lasciare la pasta nell’acqua fredda per almeno un paio di mesi, ma poi ci è stato spiegato che in realtà si tratta di spegnere la fiamma quando l’acqua va in ebollizione chiudendo la pentola con un coperchio. In questo modo siamo stati rassicurati di non dover per forza digiunare per alcuni mesi perdendo anche diversi chili nell’attesa della tanto agognata pastasciutta. A questo punto la domanda sorge spontanea: si potrebbe risparmiare cuocendo le uova ancora dentro alla gallina o riscaldare i toast infilandoli nelle fessure del termosifone?
Tra le fila degli esperti troviamo anche dei politici d’oltralpe, che si occupano di ambiente, che per abbattere i costi della bolletta ci propongono di fare la doccia in coppia, probabilmente con l’intento non dichiarato di contrastare in questo modo anche la natalità drammaticamente in ribasso. A questa stregua anche il bidet di coppia – aggiungiamo noi – potrebbe essere un ottimo metodo creativo per risolvere nel nostro paese i problemi dei costi energetici e della crescita demografica, sempre che si riesca a evitare di fratturarsi un femore.
In casa nostra, alcuni studi ministeriali hanno rilevato che se nel periodo invernale riducessimo di quindici giorni la durata dell’accensione del riscaldamento avremmo un importante risparmio. In tal senso ci permettiamo di suggerire che diminuire di quindici giorni l’intero anno solare portandolo da 365 a 350 giorni risolverebbe alla radice il problema.
Infine, ci sono gli esperti estremisti di cui non ci è dato di conoscerne l’identità. Sono coloro che per far risparmiare gas a tutta l’Europa hanno fatto esplodere le tubature del Nord Stream assicurandoci un notevole risparmio. Questo non vuol dire però che per spegnere il gas in casa vostra, invece di girare l’apposito rubinetto, dobbiate per forza far saltare in aria la caldaia, metodo suggestivo, ma che potrebbe irritare i vicini soliti a lamentarsi per lo zampettare del gatto in soggiorno.
Tra il serio e il faceto ci tocca ancora resistere nella speranza di tempi migliori e nell’attesa che l’estate prossima, confidando nel bel tempo e nell’aiuto della politica nazionale e internazionale, riusciremo ad evitare di andare in vacanza con la suocera.
Giovanni Zola