Sanità, a Bresso apre la prima Casa di Comunità del Nord Milano
800 mq di spazio dislocati su due piani adattati in tempi record grazie al finanziamento di quasi 245mila euro provenienti dal PNRR e alla sinergia fruttuosa tra ASST Nord Milano, ATS e Comune di Bresso.
È il Comune di Bresso a fare da apripistanell’implementazione della sanità territoriale di prossimità. È qui infatti che nei giorni scorsi è stata inaugurata la prima delle 6 case di Comunità previste nel territorio del nord Milano, con l’obiettivo di offrire ai cittadini un ventaglio di servizi sanitari e sociosanitari in un’unica struttura nella quale trovano spazio diversi professionisti e specialità, riducendo così la centralità degli ospedali.
Sede della struttura lo storico “Palazzo Strada” di via Cinturelli 46, nel cuore della città, concesso in comodato d’uso gratuito dal Comune della cintura milanese ad ASST Nord Milano. 800 mq di spazio dislocati su due piani adattati in tempi record – tra luglio e settembre – grazie al finanziamento di quasi 245mila euro provenienti dal PNRRe alla sinergia fruttuosa tra ASST Nord Milano, ATS e Comune di Bresso.
“Un sogno di tanti che si realizza” è il primo pensiero del sindaco bressese Simone Cairo, un mandato non facile sotto il profilo sanitario, come lui stesso ha ricordato, con la prima grossa crisi di Legionella in Lombardia, seguita poi da Brescia, un mese dopo il suo insediamento e gli ultimi due anni segnati dalla pandemia. Ma il risultato della grande collaborazione avviata con le strutture sanitarie del territorio è arrivato: “Qui a giugno c’erano i ragazzi che studiavano quindi è incredibile come in poche settimane sia stato realizzato tutto questo – ha detto -. È un dono che noi riceviamo e di questo ringrazio Attilio Fontana e Regione Lombardia che ha scelto Bresso come punto dove realizzarlo. Vedere oggi a fine del mio mandato realizzata la Casa di Comunità è veramente una gioia”. Per l’occasione è stato anche aperto il portone d’ingresso della settecentesca Villa Manzoni, dall’altro lato della via, come segno simbolico di riconoscenza della città.
Quelle che sono le finalità della struttura di via Cinturelli, che si colloca nel più ampio disegno di riforma della sanità lombarda, le ha illustrate non il titolare del Welfare, grande assente all’inaugurazione, bensì direttamente il presidente Fontana che sull’assenza di Letizia Moratti ha preferito glissare: “Questa casa di comunità è un esempio di medicina di prossimità, ovvero medicina e assistenza il più possibile vicino ai cittadini – ha spiegato -. È il primo punto di riferimento di ogni cittadino che si trova in difficoltà cui rivolgersi. Qui viene fornita assistenza sanitaria ma ci sono anche assistenti sociali e psicologi, tutto quello che è necessario per una presa in carico totale”.
Al piano terra della palazzina – che ha ricevuto anche la benedizione dal prevosto don Piercarlo Fizzottidell’adiacente parrocchia dei SS. Nazaro e Celso – si trova il Centro Vaccinale, già in funzione per le vaccinazioni pediatriche, che diventerà ora il punto di riferimento anche per le campagne vaccinali rivolte alla popolazione adulta, per le campagne di screening, oltre a fornire supporto alla somministrazione dei farmaci a scuola.
Con l’inaugurazione è stato avviato il servizio di continuità assistenziale (la cosiddetta guardia medica) i cui ambulatori saranno attivi dal lunedì al venerdì dalle 20.00 alle 24.00 e sabato e domenica e prefestivi dalle 9.00 alle 21.00. Sempre al pian terreno il Punto Informazioni e il Punto Unico di Accesso (PUA) che da lunedì 3 ottobre ha estesol’orario già in vigore (8.00-16.30) fino alle 20.00 dal lunedì al sabato. Lunedì sono partite anche le nuove attività degli Sportelli Polifunzionali, dunque non più solo scelta e revoca ma anche i servizi di accettazione, prenotazione visite ed esami per tutte le sedi ASST Nord Milano, supporto amministrativo per richiesta ausili e protesi, invalidità e rinnovo patenti, pass disabili ed altro ancora.
In fase di accreditamento il Centro prelievi – che sarà attivo dal lunedì al sabato dalle 7.30 alle 10.00 -, così come gli ambulatori specialistici collocati al primo piano della Casa di Comunità che ospiteranno le specialità di Cardiologia, Oculistica, Medicina interna con indirizzo pneumologico, Geriatria, Ortopedia e Diabetologia.
Al primo piano si trovano anche gli Ambulatori Infermieristici per garantire il supporto alle cure primarie – attivi da lunedì a sabato dalle 8.00 alle 20.00 – con accesso diretto con ricetta del medico curante per medicazioni semplici, terapie iniettabili, controllo della glicemia e rilevazione dei parametri vitali, ed è qui che lavorano gli IfeC, ovvero gli infermieri di famiglia e comunità. Relativamente alle cure primarie, ASST Nord Milano ha fatto sapere che ATS ha aperto una manifestazione di interesse in scadenza in questi giorni per medici di base e pediatri di libera scelta che potrebbero quindi inserirsi all’interno della struttura.
Completano l’offerta sanitaria e sociosanitaria a 360°, i Servizi alla Persona che comprendono le attività di riabilitazione individuale o di gruppo (prevenzione ed educazione posturale); il supporto e la presa in carico della cronicità in età pediatrica (con psicologo e assistente sociale) ed il sostegno alla genitorialità dedicato ai problemi della sfera adolescenziale. Non solo, sono in partenza anche dei tavoli interistituzionali per attivare uno sportello care giver e assistenti familiari, progetto che verrà gestito in sinergia con Comuni e Uffici di piano. “Sono convinta che questa casa di Comunità sarà un bell’esempio di integrazione e collaborazione con il territorio e gli enti locali”, ha concluso il direttore generale di ASST Nord Milano, Elisabetta Fabbrini.
Micol Mulè