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    Varese non abbassa la guardia: controlli serrati e pioggia di denunce nel weekend

    Dopo Sondrio, Varese è la provincia meno colpita dai contagi. Controlli rigorosi per evitare che si sottovaluti l’importanza di stare a casa.

    Secondo gli ultimi dati aggiornati sui flussi di contagio in territorio lombardo, dopo la provincia di Sondrio, è Varese la meno colpita dalla diffusione del Covid19 con 389 casi accertati a domenica. Un dato per certi aspetti confortante, anche se in leggero aumento rispetto ai giorni precedenti, perché dimostra l’efficacia delle norme in vigore se osservate scrupolosamente, ma che dall’altro lato può incoraggiare alcuni a commettere pericolose imprudenze.

    Il territorio è comunque costantemente presidiato da una capillare attività di monitoraggio degli spostamenti delle persone effettuata dalle Forze dell’Ordine, indispensabile per favorire il rispetto delle misure disposte dal decreto per cercare di contenere la diffusione dei contagi. Proprio i militari dell’Arma, nella giornata di sabato hanno fermato 584 persone, facendo scattare la denuncia ai sensi dell’art. 650 del cod. penale per 85 di loro. Di queste, 28 nella sola serata di sabato. I fermati, tutti residenti nei Comuni del varesotto, sono stati sorpresi in giro, in barba alle disposizioni vigenti, per i Comuni di Azzate, Arcisate Malnate e nel capoluogo, senza nessuna motivazione valida a giustificare la loro presenza all’esterno del domicilio.

    In alcuni casi si tratta di volti noti alle Forze dell’ordine, refrattari al rispetto delle regole, tutti accumunati dalla giovane età, che spazia nel range dai 20 ai 45 anni. Ora dovranno rispondere a livello penale all’accusa di mancata osservanza dei provvedimenti dell’Autorità. Va peggio però ad un 70enne di Cairate che, nonostante fosse in quarantena, ha pensato bene di uscire di casa per aprire il Circolo del paese.

    A denunciarlo gli stessi familiari che hanno prontamente contattato i Carabinieri non appena si sono resi conto che l’uomo aveva abbandonato la sua abitazione. Per lui la denuncia è pesantissima, delitto colposo contro la salute pubblica ai sensi dell’art. 452 del cod. penale. Il 70enne infatti era tenuto al rispetto della misura di sorveglianza sanitaria, disposta con un provvedimento del Sindaco del paese, dopo essere venuto a conoscenza della positività di un membro del Circolo ricreativo di Cairate di cui l’uomo fa parte.

    Questi descritti sono solo alcuni, i più recenti, degli esempi di comportamenti imprudenti che mettono in luce la necessità di mantenere alto il livello di guardia e di presidio capillare del territorio da parte delle Forze dell’Ordine per garantire il più possibile il rispetto delle misure di contenimento, come a più voci richiesto dai Sindaci dell’intera provincia di Varese.

     

    Micol Mulè

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