Guerra, i russi attaccano Kiev con droni kamikaze iraniani
Ieri mattina, diverse città dell’Ucraina si sono svegliate sotto attacco da parte dei russi. L’allarme aereo è scattato su tutto il territorio, il sindaco di Kiev ha invitato la popolazione a prendere sul serio gli allarmi e a evitare di spostarsi in periferia dal momento che i russi prendono deliberatamente di mira le costruzioni dei civili. Questa volta, però, non si è trattato di missili, bensì di droni kamikaze iraniani in dotazione alle forze armate russe, i quali hanno colpito anche alcuni edifici della capitale provocando feriti e morti. Mosca sta esaurendo i missili e non è semplice rimpolpare le scorte dal momento che servono i chip particolarmente sofisticati i quali tuttavia sono oggetto delle sanzioni occidentali.
Alcuni droni iraniani sembra che siano partati dalla Bielorussia, abbiano volato bassi per centinaia di chilometri, per poi raggiungere il bersaglio ed esplodere. Il Cremlino sta acquistando migliaia di questi strumenti di morte che costano meno dei missili. Le forze ucraine reagiscono come possono. Sui social girano video di poliziotti che sparano da terra ai droni nel tentativo di abbatterli. Nel frattempo, Zelensky ha dichiarato che sono in corso combattimenti particolarmente violenti nella regione di Donetsk, Lugansk e Kherson.
Da qualche settimana, dunque, si combatte sia sulla linea del fronte, soprattutto nella zona orientale e meridionale dell’Ucraina, sia di fatto in tutto il Paese dove le forze armate di Kiev cercando di difendersi da attacchi che arrivano dall’aria, che siano missili o droni. Per questo motivo, ieri la Farnesina ha ribadito che “tutti i viaggi verso l’Ucraina, a qualsiasi titolo, sono assolutamente sconsigliati”, mentre agli italiani ancora presenti nel Paese “è fortemente raccomandato di utilizzare i mezzi tuttora disponibili, inclusi i treni, per lasciare il Paese, negli orari in cui non è in vigore il coprifuoco”.