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    Terzo settore: un pilastro fondamentale per lo sviluppo sostenibile

    Terzo settore: un pilastro fondamentale per lo sviluppo sostenibile
    Il tema al centro della tavola rotonda “Crisi sociale e sviluppo sostenibile. Tra ESG, sussidiarietà e bene comune: l’esperienza del terzo settore verso l’Agenda 2030”, organizzata da Deloitte Climate & Sustainability e Argis con il patrocinio di Fondazione Deloitte.

    Alimentare le connessioni virtuose, il dialogo fra business community, istituzioni ed enti del terzo settore nella prospettiva del raggiungimento degli obiettivi posti dall’Agenda 2030, muovendosi nella direzione di un’integrazione dei criteri ESG anche per gli Enti del terzo settore. È quanto emerso in occasione dell’evento “Crisi sociale e sviluppo sostenibile. Tra ESG, sussidiarietà e bene comune: l’esperienza del terzo settore verso l’Agenda 2030” che si è svolto nei giorni scorsi presso la sede di Deloitte a Milano.

    Il consolidamento dei criteri e delle tematiche ESG può aprire a opportunità straordinarie, a partire dal raggiungimento di un obiettivo comune per consegnare alle generazioni future un domani migliore”, hanno dichiarato Guido Borsani ed Elio Santoro, rispettivamente presidente di Fondazione Deloitte e managing director di Deloitte Climate & Sustainability. In quest’ottica il contributo che può offrire il terzo settore è molto vasto: “Basti pensare alla rete di contatti e collaborazioni locali che queste realtà hanno sul territorio e alla conoscenza profonda del tessuto sociale e dei bisogni delle comunità più esposte a situazioni critiche”.

    Alla tavola rotonda – organizzata da Deloitte Climate & Sustainability e Argis con il patrocinio di Fondazione Deloitte – hanno preso parte anche diversi rappresentanti del terzo settore come Davide Invernizzi (direttore Area Servizi alla Persona Fondazione Cariplo), Alessandro Mele (general manager Fondazione Cometa), Antonio Montani (presidente Club Alpino Italiano), Marco Pietripaoli (direttore generale CSV Milano) e Giorgio Vittadini (presidente Fondazione per la Sussidiarietà). 

    Il terzo settore rappresenta la prima rete di protezione sociale nel nostro Paese e la cultura sussidiaria è uno degli elementi chiave per perseguire uno sviluppo sostenibile – ha aggiunto Alberto Salsi, vice presidente Argis e moderatore della tavola rotonda –. Di conseguenza l’economia sociale non va esclusa dai processi di sviluppo e va integrata fino in fondo nell’ecosistema creato dal settore privato, finanziario e pubblico”.

    Come più volte emerso durante il dibattito, la cultura sussidiaria è uno degli elementi chiave per il perseguimento di uno sviluppo sostenibile e il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per questo motivo risulta fondamentale che il terzo settore prenda parte fin dal principio alla progettazione del futuro: “Diffondere la conoscenza degli SDGs e della consapevolezza di quali siano le linee guida che ogni entità deve tenere presente – hanno concluso Borsani e Santoro – è fondamentale per trasformare la società verso una maggiore sostenibilità ambientale e sociale, operando nel rispetto del Pianeta, a favore delle comunità più bisognose e combattendo le diseguaglianze”.

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