Milleproroghe: circa 60 proposte di modifica al provvedimento
Sono circa 60 le ipotesi di riformulazione con parere positivo del Governo alle proposte di modifica presentate al provvedimento, all’esame delle Commissioni Affari costituzionali e Bilancio del Senato. Sul tavolo la dilazione per le domande di mutuo per i giovani, mentre si va verso lo stop della proroga del superbonus per le villette. Ieri pomeriggio aggiornamento delle commissioni per avviare le votazioni sugli emendamenti.
Parere positivo del Governo alle proposte di modifica presentate al decreto Milleproroghe. Si tratta di circa 60 proposte di riformulazione che spaziano su vari provvedimenti, dai dehors alla proposta di aumentare il tempo a disposizione per le domande di mutuo effettuate dai giovani, fino allo top della proroga al superbonus per le villette. I gruppi stanno valutando le riformulazioni proposte dal Governo agli emendamenti presentati, mentre va considerato che il Governo non ha ancora presentato eventuali proposte sulle questioni aperte in tema di balneari, scuola e sanità (su cui potranno arrivare ulteriori proposte).
La riformulazione di un emendamento del Milleproroghe riguarda gli spazi esterni di un esercizio commerciale, quali bar, ristoranti e hotel (i cosiddetti dehors), su cui il Governo ha proposto la proroga al 31 dicembre 2023 dei dehors liberi. Una decisione che è stata accolta con grande soddisfazione dagli operatori del settore, soprattutto da Giancarlo Banchieri, presidente nazionale di Fiepet, l’associazione dei pubblici esercizi Confesercenti, che ha così commentato la riformulazione dell’emendamento: “Si tratta di una misura necessaria per il comparto, che si trova ancora in una fase delicata: la ripartenza post-covid, purtroppo, sembra essersi esaurita e le imprese si trovano a fronteggiare un nuovo rallentamento della ripresa dei consumi, in netta frenata a causa di caro-bollette ed inflazione. La proroga, oltretutto, permette di ovviare ai ritardi di molte amministrazioni comunali, che non hanno ancora approvato i nuovi regolamenti creando incertezza tra le imprese”.
Un altro emendamento prevede la proroga dal 31 marzo al 30 giugno di quest’anno per presentare le domande di accesso alle garanzie “potenziate” del Fondo di garanzia prima casa per i mutui da parte delle giovani coppie o i nuclei familiari monogenitoriali con figli minori, o per i giovani sotto i 35 anni con un contratto di lavoro atipico e con un reddito non superiore a 40mila euro.
Sul fronte pensionistico è stata proposta una modifica che prevede la possibilità fino al 2026 di accordi per effettuare i pre-pensionamenti con il pagamento della pensione da parte del datore di lavoro nei casi in cui il raggiungimento dei requisiti minimi di pensionamento sia nell’arco di 7 anni dalla cessazione del rapporto di lavoro. L’estensione da 7 anni invece di 4 dalla cessazione del rapporto di lavoro per raggiungere i requisiti minimi per la pensione attualmente scade alla fine del 2023.
Sul tavolo numerose altre proposte di modifica, tra cui l’aumento del tempo a disposizione per decidere se aumentare o meno l’addizionale Irpef per le Regioni in cui sono state indette elezioni al 31 dicembre 2022. Si vuole poi riassegnare al settore turistico gli sconti fiscali non ancora fruiti e rafforzare il controllo delle Camere sui trasporti. Infine molto probabilmente sarà ritirato l’emendamento al dl Milleproroghe a prima firma Francesca Tubetti (FdI) che prevede l’estensione dal 31 marzo al 30 giugno del superbonus al 110% per le villette. Lo riferiscono fonti parlamentari, spiegando che sulla proposta di FdI si è registrato il parere contrario del Mef.
Pietro Broccanello