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domenica, Settembre 8, 2024
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    Home Prima pagina Milleproroghe, rinvio dal 16 al 31 marzo per i dati alle Entrate

    Milleproroghe, rinvio dal 16 al 31 marzo per i dati alle Entrate

    Milleproroghe, rinvio dal 16 al 31 marzo per i dati alle Entrate
    La comunicazione all’Agenzia delle Entrate delle opzioni su conto in fattura, delle cessioni dei crediti edilizi per il 2022 e quelle degli amministratori di condominio potranno tardare di 15 giorni per effetto della legge di conversione del decreto Milleproroghe, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 27 febbraio. Nonostante questo, gli addetti ai lavori lamentano la necessità di avere più tempo per trasmettere al Fisco tutti i dati relativi alle operazioni svolte, anche con dichiarazione precompilata. Quello che si richiede è quindi un’ulteriore proroga, ma tenendo presente che i vicoli imposti per le comunicazioni dei dati necessari a Eurostat non può superare il 1° aprile.
    A richiedere un’ulteriore modifica all’Esecutivo è stato in primis il Consiglio nazionale dei commercialisti Cndcec, che ha proposto come data della comunicazione degli amministratori quella del 17 aprile, mentre dovrà essere quella del 28 aprile per la comunicazione delle cessioni e degli sconti in fattura e per i dati necessari al 730 precompilato. È stata richiesta invece una dilazione fino al 16 ottobre per le comunicazioni di società e titolari di partita Iva.
    Nell’ipotesi proposta, di conseguenza, il termine per la messa a disposizione della dichiarazione precompilata verrebbe differita al 22 maggio, visto che il differimento nella disponibilità dei dati relativi ai bonus richiederebbe alle Entrate un maggior lasso temporale per completare la messa a punto delle dichiarazioni.
    Slittamenti a cascata, quindi, che determinerebbero di conseguenza anche lo spostamento della data da cui sarà possibile accettare o modificare e poi inviare la dichiarazione precompilata
    Nulla di fatto e tutto ancora da decidere però. Come detto, infatti, le comunicazioni sono necessarie per le valutazioni Eurostat entro il 1° aprile e per questo potrebbero non esserci i tempi tecnici per dilatare ancora la scadenza, già posticipata con la legge 14/2023. Non resta che attendere i prossimi sviluppi.
    Andrea Fortebraccio

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