Cinisello Balsamo, al via il percorso di condivisione del progetto “Entangled”
Il Comune nordmilanese si è aggiudicato il primo posto in graduatoria su 17 città lombarde, tra cui 11 capoluoghi, ottenendo un contributo regionale di 15 milioni di euro. Grazie al progetto, il quartiere Crocetta verrà riqualificato in un’ottica più sostenibile e con più servizi, connettendolo con i poli circostanti.
È stato avviato ufficialmente il percorso di consultazione e condivisione delle azioni del progetto di riqualificazione Entangled con tutti gli attori interessati. Un progetto di sviluppo sostenibile, presentato nel 2021 al Bando regionale sulla rigenerazione urbana, per il quale il Comune di Cinisello Balsamo ha ottenuto il primo posto in graduatoria, su diciassette città lombarde che hanno partecipato, di cui undici capoluoghi.
Dopo la presentazione delle linee progettuali, premiate con un contributo importante di 15 milioni di euro, l’Amministrazione ha atteso la pubblicazione del Decreto di assegnazione delle risorse da parte di Regione Lombardia, avvenuta lo scorso dicembre 2022, prima di procedere alla fase di progettazione condividendo le idee e ascoltando le necessità del quartiere che, grazie al progetto, verrà riqualificato in chiave nuova e più sostenibile.
L’area interessata è principalmente quella del quartiere Crocetta, inteso per la prima volta non più nel suo perimetro tradizionale, chiuso tra le grandi arterie viabilistiche, ma in un orizzonte più ampio che guarda oltre i suoi confini fisici. L’idea guida, quindi, che dà anche il nome al progetto (“entangled” in ambito scientifico indica una connessione tra particelle), è quella di creare nuovi legami e relazioni tra i numerosi poli circostanti il quartiere, come la nuova piazza sopraelevata sull’A4, la passerella a scavalco del Fulvio Testi da realizzare a breve e la rete di piste ciclabili (Biciplan); le future fermate della metropolitana M5 e il prolungamento della M1 e l’avvio di interventi di riconversione di aree industriali o di Piani attuativi in corso di istruttoria.
“Ora possiamo cominciare la fase più impegnativa di progettazione, per questo vogliamo condividere le idee, ascoltare le necessità di chi vive e opera nel quartiere, approfondire le soluzioni e proporre alternative in un’ottica di collaborazione, per offrire opportunità in più e non sottrarre servizi. Questi finanziamenti sono una grande opportunità per trasformare e innovare non solo un quartiere ma l’intera città”, ha spiegato il sindaco Giacomo Ghilardi durante l’illustrazione del progetto e dei relativi ambiti di intervento ai diversi soggetti interessati e ai partner pubblici e privati che saranno coinvolti nel lungo percorso di progettazione e definizione delle azioni da intraprendere, ovvero i gestori della Casa della Cittadinanza e del Centro Civico, i rappresentanti del Comitato di quartiere, la Parrocchia, Aler, ASST e la Dirigenza scolastica con una delegazione di insegnanti.
Gli ambiti coinvolti nel quartiere Crocetta sono infatti il Nido Girasole; gli edifici pubblici, in particolare l’edificio Sap di via Friuli; i servizi come la Casa della Cittadinanza, il Centro anziani Friuli, il Consultorio e la scuola Anna Frank, con le sue peculiarità ed eccellenze in campo didattico e formativo, punto sul quale l’assessore alla Formazione e Istruzione Maria Gabriella Fumagalli ha voluto soffermarsi smorzandole diffuse preoccupazioni e assicurando che nessun servizio verrà eliminato: “Siamo ancora in una fase interlocutoria e nessuna soluzione è già definita – ha detto -. Stiamo approfondendo alternative per trasferire la scuola Anna Frank in una zona limitrofa, vicina all’attuale edificio dove metodo ed eccellenza saranno ulteriormente valorizzati e potenziati”.
Il piano del Comune punta ad agire su edifici e spazi pubblici con interventi di riqualificazione e nuove costruzioni, proponendo anche laboratori e azioni sociali, per offrire più connessioni, più servizi e più verde, in un quartiere fortemente urbanizzato e densamente abitato. Tra le azioni previste nel progetto rientra la creazione di un parco pubblico, in continuità con la piazza sull’autostrada A4 e il Parco Caldara/Matteotti, che potrà essere un’area di aggregazione e un piccolo polmone verde, con il coinvolgimento delle associazioni.
“Gli incontri sono stati costruttivi, abbiamo ascoltato e preso atto delle diverse necessità, da parte nostra c’è apertura e disponibilità al confronto”, ha aggiunto Enrico Zonca, assessore all’Urbanistica, annunciando l’avvio dei tavoli di lavoro con tutti i soggetti interessati per individuare soluzioni funzionali e condivise e raggiungere l’obiettivo comune di migliorare la vivibilità del quartiere in un’ottica sostenibile, offrendo più servizi. Il piano si svilupperà nell’arco di un quinquennio e i primi interventi sono previsti a partire dal 2024. L’Amministrazione comunale ha infine reso noto di aver predisposto uno spazio all’interno del quartiere, presso il presidio della Polizia Locale di viale Romagna, dove i cittadini potranno confrontarsi su eventuali dubbi in merito al progetto.
Micol Mulè