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    Ue, Borrell: pronto un miliardo per le munizioni all’Ucraina

    Ue, Borrell: pronto un miliardo per le munizioni all’Ucraina
    La guerra in Ucraina continua a infuriare, Kiev ha bisogno di munizioni. Così ha esordito l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, in occasione della riunione informale dei ministri della Difesa europei in Svezia. Borrell ha spiegato che i soldi “non arrivano dal cielo” ma lo “European Peace Facility (EPF) è pronto a mobilitare tutte le sue risorse”. L’EPF è uno strumento europeo composto da due pilastri: in merito al primo pilastro, Borrell ha dichiarato che l’Ue è pronta a mettere a disposizione un miliardo di euro per finanziare il trasferimento all’Ucraina di munizioni già pronte. Per quanto riguarda il secondo pilastro, il diplomatico europeo non ha dato una cifra precisa ma ha sottolineato che “l’Epf paga il 60%” mentre “il restante 40% è a carico degli Stati membri”.
    Sul tema è intervenuto anche il Commissario europeo per il mercato interno e i servizi, Thierry Breton. Per il politico francese, “siamo a un momento decisivo per il nostro sostegno all’Ucraina”, motivo per cui è “assolutamente doveroso spostarci verso una sorta di economia di guerra in termini di industria della difesa e della fornitura di armi”. È in corso di definizione un piano che ha lo scopo di “aumentare drasticamente la nostra capacità di produrre in Europa” ha chiarito Breton e che prevede di destinare fondi dal bilancio Ue per velocizzare questo processo.
    Con queste dichiarazioni Thierry Breton cerca di ricordare a tutti che ai confini dell’Europa è in corso una guerra che continua a falcidiare migliaia di vite. L’esercito di Kiev è coinvolto in una delle battaglie più feroci dall’inizio dell’invasione, quella di Bakhmut. Il ministro della Difesa ucraino, Oelskii Reznikov, ha detto ai suoi colleghi europei che “la priorità è il sistema di difesa aerea, ma ci servono munizioni, munizioni e ancora munizioni”. Reznikov ha accolto con favore la proposta dell’Estonia di destinare “un milione di munizioni da 155 per l’artiglieria”, sottolineando però che i soldati ucraini sono ancora in attesa dei Leopard, i carri armati tedeschi ritenuti essenziali per respingere i russi e preparare una nuova controffensiva.

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