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    Terna, al via la transizione del Fit-for-55

    Terna, al via la transizione del Fit-for-55
    Terna, fra i più grandi operatori di reti per la trasmissione di energia elettrica, ha stanziato investimenti di oltre 21 miliardi, che caratterizzeranno il percorso di transizione dei prossimi 10 anni, e che porteranno alla realizzazione del maxi ampliamento “Fit-for-55”, il pacchetto voluto dall’Europa per favorire l’integrazione delle fonti rinnovabili. Si tratta di un progetto le cui risorse risultano più ingenti di oltre il 17% se paragonate alla precedente strategia, che che i vertici della società, la presidente Valentina Bosetti e l’ad Stefano Donnarumma, hanno presentato davanti al ministro dell’Ambiente della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin e del presidente dell’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente, Stefano Besseghini.
    L’obiettivo è quello di sviluppare le interconnessioni con l’estero, ma anche di aumentare il livello di sicurezza e resilienza del sistema elettrico, ed investire sulla digitalizzazione della rete.
    Nel complesso, gli investimenti potrebbero però superare i 30 miliardi se si aggiungono le opere inserite nel piano che servirà ad accelerare la transizione green e a favorire la decarbonizzazione.
    «Gli investimenti inseriti nel Piano di Sviluppo 2023 sono i più alti mai previsti da Terna e consentiranno di abilitare in maniera determinante la transizione energetica e il conseguimento degli obiettivi che l’Europa e l’Italia si sono dati», ha spiegato l’ad di Terna, Stefano Donnarumma. «Mai come oggi, in un contesto particolarmente sfidante, è necessario uno sforzo di programmazione di lungo periodo, un coordinamento fra le istituzioni che consenta all’Italia di cogliere tutte le opportunità che la transizione porta con sé. Le fonti rinnovabili rappresentano il nostro petrolio: abilitarne la diffusione e l’integrazione fa parte della nostra missione di registi del sistema elettrico e sarà determinante per la sicurezza energetica del nostro Paese».
    Le misure europee del cosiddetto Fit-for-55, prevedono una riduzione del 55% delle emissioni di CO2 al 2030 rispetto ai livelli del 1990. Nel nostro Paese, nello specifico, l’energia green dovrà coprire almeno il 65% dei consumi finali nel settore elettrico entro il 2030, rispetto al 55% indicato nel precedente Piano nazionale integrato per l’energia e il Clima (Pniec), per un totale di 70 GW di potenza aggiuntiva.
    Terna, inoltre, grazie alla piattaforma Econnextion, è da pochi mesi in grado di monitorare in maniera costante e continuativa tali iniziative, grazie ad uno strumento di primaria importanza anche per la pianificazione dello sviluppo infrastrutturale di reti elettriche, fonti rinnovabili e sistemi di accumulo.
    Ma la principale novità introdotta dal nuovo piano è la rete Hypergrid che sfrutterà le tecnologie della trasmissione dell’energia in corrente continua, in grado di raggiungere gli obiettivi di transizione e sicurezza energetica paventati. Questo è possibile grazie alle cinque nuove dorsali elettriche di Terna, che con un valore complessivo di circa 11 miliardi risultano funzionali all’integrazione di capacità rinnovabile nell’infrastruttura italiana.
    Terna, inoltre, ha inserito oltre 30 progetti infrastrutturali nel nuovo Piano di Sviluppo (che da quest’anno viene pubblicato con cadenza biennale), e grazie al nuovo focus non poteva far altro che dare elevata priorità agli interventi ritenuti strategici per l’intero sistema elettrico nazionale, in attuazione del progetto Fit-for-55 e della rete Hypergrid. Fra questi vi è il Tyrrhenian Link, il collegamento sottomarino a 500 kilovolt che unirà la Sicilia alla Campania e alla Sardegna, grazie a un investimento di circa 3,7 miliardi di euro. Un’opera consentirà l’integrazione tra le diverse zone di mercato e un più efficace utilizzo dei flussi di energia provenienti da fonti rinnovabili.
    Andrea Valsecchi

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