La Cina parla di pace a Mosca, ma rimane minacciosa verso Taiwan
Dopo i primi colloqui tra Xi Jinping e Putin a Mosca, il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin, ha dichiarato ieri che “la Russia ha studiato con attenzione il documento di posizione della Cina sulla soluzione politica della crisi in Ucraina ed è aperta a colloqui di pace”. Pechino vuole sfruttare questa visita per mostrarsi come attore imparziale, interessato a raggiungere uno status quo pacifico in Europa.
La visita di Xi Jinping, tuttavia, è osservata con attenzione anche in Oriente dove l’attività militare cinese è particolarmente vivace. Ieri Taiwan ha rilevato la presenza di due navi e 10 aerei dell’esercito cinese vicino all’isola nelle precedenti 24 ore, secondo quanto spiegato dal ministero della Difesa di Taipei il quale ha ordinato alle forze armate taiwanesi di monitorare e rispondere a tali attività.
La situazione attorno all’ex Isola di Formosa rimane delicata, con Pechino che cerca di isolare Taipei diplomaticamente e parallelamente impegna le proprie forze navali ed aeree in dimostrazioni di forza minacciose. I cinesi, inoltre, hanno protestato con gli americani in merito al doppio transito che la presidente di Taiwan Tsai Ing-wen dovrebbe compiere a Los Angeles e a New York, in occasione della sua missione in Belize e Guatemala, prevista dal 29 marzo al 7 aprile. il portavoce Wang Wenbin ha spiegato che Pechino si oppone “ a ogni interazione ufficiale tra Taiwan e Usa”, in quanto ciò contrasterebbe con il principio della One China Policy. La Cina, infatti, considera Taiwan una provincia che fa parte del suo territorio nazionale.