E-fuel 2035, il punto
Ritorna lo snodo carburanti green. Dopo lo stop del mese scorso al regolamento che avrebbe inibito l’immatricolazione di nuovi motori a combustione dal 2035, alla riunione degli ambasciatori dei Paesi Ue è stato chiesto più tempo per approfondire la nuova dichiarazione che la Commissione ha varato, dove si cambiano le condizioni per l’interpretazione e l’attuazione del regolamento.
Ma da fonti interne ai palazzi di Bruxelles sarebbe arrivato un secco no alla possibilità di rinegoziazione, chiarendo che il negoziato sullo stop alle auto a motore termico verrà riaperto solo per includere i biocarburanti, come sta chiedendo l’Italia, oltre ai carburanti sintetici, su cui c’è l’ok della Germania.
I carburanti sintetici erano però già previsti nel considerando 11 del regolamento, mentre i biocarburanti sembrano non essere ricompresi dall’ambito del provvedimento visto che non sono considerati al 100% “neutrali” in termini di emissioni di CO2.
L’ipotesi di riaprire i lavori, ad oggi, è stata però esclusa anche dal Parlamento Europeo, che considera terminato il lavoro legislativo.
E sullo stop ai motori termici dal 2035 la presunta intesa Bruxelles-Berlino potrebbe essere ratificata già la prossima settimana, e dovrebbe portare al via libera riguardo un ulteriore dispositivo per permettere ai nuovi veicoli a motore endotermico di circolare purché alimentati da e-fuels.
Però c’è l’opposizione dell’Italia, che difende la possibilità di riconoscere la stessa “deroga” alle auto e ai furgoni alimentati da biocarburanti di cui è un produttore rilevante.
Andrea Valsecchi