Nasce l’Osservatorio per il futuro delle pensioni
Il Ministro del Lavoro, Marina Calderone, ha firmato un decreto per istituire l’Osservatorio per il monitoraggio e la valutazione dell’impatto della spesa previdenziale e delle politiche di revisione del sistema pensionistico. Il nuovo organismo, composto da 14 membri e un presidente, avrà il compito di analizzare l’andamento della spesa previdenziale e proporre soluzioni per il sistema pensionistico italiano.
Con la scadenza di Quota 103 prevista per il 31 dicembre e l’obiettivo di introdurre Quota 41 durante la legislatura appena iniziata, il governo necessita di una misura “ponte” per il 2024, in attesa che venga definito lo schema di riorganizzazione del sistema previdenziale su cui era stato avviato il confronto con le parti sociali (che però risulta al momento in (stand by).L’Osservatorio sarà quindi incaricato di monitorare la spesa pensionistica e formulare proposte adeguate per il riassetto dell’impalcatura pensionistica.
L‘Osservatorio istituito dal ministero sarà composto da 15 membri (14 più un presidente), che in parte saranno indicati dal ministerodel Lavoro stesso e per la restante fetta dal ministero dell’Economia, e avrà una fisionomia simile a quella del Nucleo di valutazione della spesa previdenziale, istituito sulla scia della riforma Dini entrata in vigore nel 1995. Questo organismo, oltre a valutare l’impatto della spesa previdenziale, dovrà anche indicare alcune ipotesi di revisione del sistema pensionistico.
In particolare esso avrà il compito di esaminare l’efficacia e la sostenibilità di ulteriori forme di staffetta generazionale, con un focus particolare sulle piccole e medie imprese. Il meccanismo della staffetta generazionale potrebbe prevedere la formula “part-time pensione” per i lavoratori più anziani.
Inoltre, il ministero del Lavoro ha ribadito l’importanza di rilanciare il cosiddetto “secondo pilastro” della previdenza integrativa. L’Osservatorio dovrà quindi elaborare proposte per il rafforzamento del sistema di previdenza complementare, necessario per garantire un importo complessivo dignitoso ai futuri trattamenti pensionistici calcolati con il metodo contributivo.
Tra le altre cose, poi, l’Osservatorio sarà chiamato a pronunciarsi sulla questione della separazione tra previdenza e assistenza, un tema sul quale i sindacati insistono da tempo. Secondo quanto rilevato dall’Inps, il 46,5% delle pensioni liquidate nel 2022 rientra nel capitolo assistenza, mentre il 22,8% dei 17,7 milioni di trattamenti pensionistici erogati al 1° gennaio 2023 è da considerare “assistenziale”, con un costo complessivo di 24,4 miliardi di euro.
Con la nascita dell’Osservatorio emerge l’intenzione del governo di affrontare le nuove sfide del sistema pensionistico puntando su staffetta generazionale e previdenza integrativa come possibili soluzioni per garantire un futuro sostenibile e dignitoso ai lavoratori.
Pietro Broccanello