Ddl anti imbrattamenti, ok del Consiglio dei Ministri
Il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge ‘Disposizioni sanzionatorie in materia di distruzione, dispersione, deterioramento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali o paesaggistici’. Ok quindi alla stretta contro gli imbrattamenti degli edifici pubblici, con pene che vanno da un minimo di 10.000 ad un massimo di 60.000 euro come sanzioni amministrative immediatamente erogabili, cui si aggiungono le sanzioni eventualmente da erogare contro i trasgressori in sede penale o civile.
Dura risposta, quindi, quella del Governo Meloni, contro i vandali che si stanno sempre più prendendo la scena, sporcando, deturpando e imbrattando monumenti o palazzi storici, nel nome di uno strano ambientalismo di dubbia moralità e anche intelligenza, visto che per pulire la facciata del palazzo della Signoria o di palazzo Madama ci sono voluti migliaia di ettolitri d’acqua.
“Gli attacchi ai monumenti e ai siti artistici producono danni economici alla collettività. Per ripulire occorrono l’intervento di personale altamente specializzato e l’utilizzo di macchinari molto costosi. Chi compie questi atti deve assumersi la responsabilità anche patrimoniale”. È questo il primo commento del ministro della Cultura Sangiuliano, a margine del Consiglio dei Ministri che ha dato il via libera al nuovo testo. “Secondo i dati che mi sono stati forniti dalla Soprintendenza Speciale di Roma – conclude il titolare del Mic – il ripristino della facciata del Senato è costato 40.000 euro. Ebbene, chi danneggia deve pagare in prima persona”.
Andrea Valsecchi