Australia, RBA alza il tasso d’interesse di 25 punti base
Colpo di scena in Australia: la Banca centrale alza di 25 punti base il tasso d’interesse per fermare l’inflazione. Non vanno meglio le cose negli Stati Uniti, con il rischio default destinato a farsi cosa seria se non verranno presi provvedimenti adeguati. In positivo solo le borse asiatiche.
A sorpresa la Reserve Banck of Australia, la Banca centrale australiana, ha alzato il tasso di interesse di 25 punti base, nel momento esatto in cui invece gli operatori si aspettavano una pausa di riflessione prolungata. I vertici dell’istituto hanno giustificato la mossa adducendo le problematiche legate all’inflazione, ancora troppo elevata, che potrebbe portare alla necessità di un innalzamento ulteriore dei tassi, per riportare i valori del mercato a un livello adeguato. I tassi della RBA si attestano dunque al 3,85%, nonostante il valore è destinato ad inasprirsi ulteriormente, per garantire che l’inflazione torni all’obiettivo in tempi ragionevoli. Il tutto è avvenuto nello sconcerto più totale: i mercati scommettvano su un risultato stabile, complice il fatto che proprio l’inflazione di fondo era diminuita nell’ultimo periodo, addirittura più del previsto. Le conseguenze della mossa, hanno poi portato gli investitori a spingere il dollaro australiano al rialzo, con i futures sulle obbligazioni a tre anni che sono crollati di 16 trick. “L’inflazione in Australia ha superato il suo picco, ma al 7% è ancora troppo alta e ci vorrà ancora un po’ di tempo prima che torni nella fascia obiettivo”, ha dichiarato il governatore Philip Lowe, precisando che “data l’importanza di riportare l’inflazione all’obiettivo in tempi ragionevoli, il Consiglio ha ritenuto che un ulteriore aumento dei tassi di interesse fosse giustificato” al momento.
Il Fondo Monetario Internazionale ha intanto alzato le previsioni per l’Asia-Pacifico, affermando che la crescita della regione sarà trainata principalmente dalla ripresa della Cina e dalla crescita “resistente” dell’India, mentre il resto del mondo dovrà fare i conti con una crescita più lenta a causa degli effetti sull’economia determinati dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.
Usa e il rischio che aleggia all’orizzonte
Non arrivano buone notizie neanche dagli Stati Uniti. Il 1° maggio, infatti, il Presidente Biden avrebbe invitato lo speaker della Camera Kevin McCarthy e gli altri principali leader repubblicani e democratici del Congresso “a un incontro alla Casa Bianca il 9 maggio” per discutere del tetto del debito. Ciò che si intende scongiurare è anche solo avvicinarsi al pericolo di default, in cui gli USA potrebbero trovarsi dal 1° giugno se non si raggiungesse un accordo fra i due principali partiti per alzare il tetto del debito, criticità messa sul tavolo anche dal segretario al Tesoro Usa Janet Yellen.
Borse asiatiche in rialzo
Vanno meglio le cose in Giappone, con la Borsa di Tokyo che chiude in lieve rialzo, guadagnando lo 0,12% a 29.157,95 punti, e rimarrà chiusa per la festività della Golden Week nel resto della settimana. Bene anche per quanto riguarda il resto dei titoloasiatici, con il Kospi coreano che guadagna lo 0,6% a 2.515,24 e l’Hang Seng di Hong Kong che avanza dello 0,5%.
Andrea Valsecchi