Ucraina, Washington: 20.000 soldati russi uccisi da dicembre. Mosca: 15.000 militari ucraini caduti ad aprile
La Russia ha perso oltre 20.000 soldati in Ucraina da dicembre 2022, mentre i feriti sarebbero 80.000. È quanto stima l’intelligence statunitense. La metà delle vittime riguarda il gruppo Wagner, la compagnia di mercenari al comando di Evgenij Prigožin, oligarca russo dagli stretti legami con Putin. Si tratta di numeri impressionanti riportati dal portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale statunitense, John Kirby, il quale ha spiegato che “il tentativo della Russia di un’offensiva nel Donbass in gran parte attraverso Bakhmut è fallito” in quanto le truppe di Mosca non sono state in grado “di impadronirsi di alcun territorio strategico e significativo”.
La risposta del Cremlino non si è fatta attendere. Durante una riunione con alcuni funzionari governativi, il ministro della Difesa russo Sergey Shoigu ha dichiarato che l’esercito ucraino ha perso più di 15.000 militari nel mese di aprile, “nonostante l’assistenza militare senza precedenti dei Paesi occidentali”. Lo riferisce l’agenzia di stampa Ria, ripresa da diversi media occidentali.
Il botta e risposta tra Washington e Mosca fa parte di un dibattito più ampio sulla reale entità delle perdite subite dai due eserciti che i relativi stati maggiori evitano di divulgare. La difficoltà di accertare il numero di morti durante il conflitto rende questi calcoli particolarmente complicati, motivo per cui vanno sempre presi con cautela. Una cosa è certa: Bakhmut negli ultimi mesi è diventata la tomba un grande numero di soldati ucraini e russi, ma nonostante i terribili scontri, il fronte si è mosso di poco. Ora però il meteo migliora, le strade diventano più agevoli per i carri armati e gli analisti si aspettano un’altra imponente controffensiva da parte di Kiev.