Droni contro il Cremlino, Isw: probabilmente un attacco inscenato da Mosca
Mercoledì 3 maggio sono circolati online alcuni video che riprendevano un drone che si schiantava contro il Cremlino. I russi hanno immediatamente accusato gli ucraini di aver tentato di assassinare Putin, il quale tuttavia non era presente al momento dell’attacco. Circolano molte teorie sulla natura dell’evento che ha lasciato increduli molti osservatori in quanto è stato colpito il centro del potere russo. Ma l’Institute for Study of War ha dichiarato che probabilmente la Russia ha “inscenato questo attacco” nel tentativo di “portare la guerra in casa”, rappresentandola come qualcosa di vicino agli occhi della popolazione russa. Lo scopo finale? Porre le basi per una più vasta mobilitazione.
Per il think thank statunitense, infatti, Mosca ha recentemente aumentato le sue capacità di difesa aerea ed è molto improbabile che due droni abbiano sorpassato diversi livelli di difesa per detonare sopra il Cremlino. Ieri il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, ha ribadito la natura ‘terroristica’ dell’attacco che attribuisce materialmente agli ucraini, i quali tuttavia avrebbero agito di concerto con Washington, riproponendo così la narrativa che gli Usa vogliono la capitolazione russa. Nelle ore successive alla circolazione del video dell’attacco, le autorità statunitensi hanno invitato a prendere con molta cautela le informazioni provenienti dalla Federazione Russa.
Nel frattempo, in almeno 21 città russe sarebbero state annullate le parate del 9 maggio, il “giorno della vittoria” in cui il Paese celebra la vittoria sul nazismo nella Seconda guerra mondiale. Tali cancellazioni riguardano soprattutto le zone di confine come Bryansk, Kursk e Belgorod. Niente parata nemmeno a Sebastopoli e in altre zone della Crimea (occupata nel 2014).