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    Per la prima volta in calo prezzi alla produzione, crescono altri settori

    Per la prima volta in calo prezzi alla produzione, crescono altri settori
    Dopo due anni di costante crescita dei prezzi alla produzione, l’industria registra finalmente una riduzione significativa. Nel mese di aprile i prezzi medi delle imprese sono diminuiti del 4,8% rispetto a marzo, segnando il quarto calo consecutivo. Per la prima volta dopo molto tempo si è verificata anche una diminuzione su base annua, con una riduzione dell’1,5%. Ladiminuzione è principalmente attribuibile al crollo dei prezzi dell’energia, mentre altri settori come alimentari, moda e meccanica mostrano ancora segni di crescita.
    Dopo un lasso di tempo di oltre due anni caratterizzato da un’inarrestabile crescita dei prezzi, spesso con tassi a doppia cifra, finalmente ad aprile si registra una diminuzione del listino medio delle imprese, con una riduzione dell’1,5% rispetto all’anno precedente. L’ultima volta che si era verificata una riduzione simile risale a gennaio 2021. La frenata è confermata anche dai dati dell’Istat, che indica una retromarcia rispetto al mese precedente, con un calo del 4,8% tra marzo e aprile, segnando così la quarta riduzione consecutiva.
    Gran parte della diminuzione dei prezzi alla produzione può essere attribuita al tracollo dei prezzi dell’energia. I prezzi del gas, in particolare, seguendo i listini internazionali, hanno registrato una rapida diminuzione ad aprile, con una riduzione del 16,5% nel corso del mese e del 18,1% su base annua. Questa tendenza riflette il calo dei prezzi globali dell’energia e ha contribuito in modo significativo alla diminuzione complessiva dei prezzi alla produzione.
    Ma sebbene il settore dell’energia stia registrando una rapida discesa, altri invece mostrano una tendenza contrastante. Alcuni settori come l’alimentare, la moda, la meccanica e l’elettronica continuano a registrare un aumento dei prezzi alla produzione. Ad esempio nel settore alimentare i prezzi sono aumentati di oltre nove punti rispetto ad aprile 2022, sebbene questi aumenti non siano la norma, con la maggior parte dei settori che registra una crescita meno diretta e meno decisa.
    L’andamento dei prezzi alla produzione si riflette anche nei prezzi al consumo, pur sempre in misura più contenuta e timida. Saranno probabilmente necessari ancora alcuni mesi affinché il crollo dei prezzi dell’energia si traduca in modo più evidente in una diminuzione dei prezzi per le imprese e infine per le famiglie.
    Infine anche nel settore delle costruzioni si sono osservate variazioni dei prezzi alla produzione. Ad aprile i prezzi per gli edifici residenziali e non residenziali sono aumentati dello 0,2% su base mensile e dello 0,3% su base annua. Tuttavia i prezzi per strade e ferrovie sono aumentati dello 0,2% su base mensile, conun modesto incremento dell’0,7% su base annua, in netto rallentamento rispetto al mese precedente.
    Staremo a vedere quanto tempo sarà necessario affinché il calo dei prezzi energetici si traduca in un effettivo abbassamento dei prezzi per cittadini e aziende.
    Pietro Broccanello

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