L’inflazione galoppa, anche se un po’ meno
I dati del mese appena concluso mostrano il progressivo rallentamento dell’andamento inflazionistico. A maggio, infatti, il valore registrato è del 6,1%, contro il 7% fatto segnare ad aprile. È questo il risultato della stima flash di Eurostat, che fa sapere nella zona Euro l’inflazione nel settore manifatturiero è scesa al minimo di 36 mesi a 44,8 punti, rispetto ai 45,8 di aprile, comunque superiore ai 44,6 della stima preliminare, secondo i dati diffusi da S&P Global e dalla Hamburg Commercial Bank.
Confortanti i dati complessivi, che vedono un leggero calo nella cavalcata un po’ per ogni bene preso in rassegna. Per quanto riguarda i prodotti alimentari, alcolici e tabacco, infatti si è registrato un tasso annuo del 12,5% contro il 13,5 di aprile, mentre i beni industriali non energetici passano dal 6,2% al 5,8. I servizi calano dello 0,2, toccando quota 5%, mentre l’energia passa dal 2,4% all’1,7.
Dato positivo anche per la disoccupazione in tutta l’Eurozona, dove ad aprile si è registrato il minimo storico del 6,5%, al di sotto di quel già ottimo 6,6 di marzo, portando gli eurocittadini in cerca di lavoro a circa 11 milioni (-33mila rispetto al mese di marzo). Anche il tasso di disoccupazione giovanile è in calo, passando dal 14% al 13,9.
Nonostante i dati confortanti, però, la presidente della Bce Christine Lagarde fa sapere che “non possiamo dirci ancora soddisfatti sulle stime dell’inflazione, ma avremo nuove proiezioni nel nostro incontro del 15 giugno, e queste daranno una foto aggiornata che incorpora la stretta aggiuntiva”. Infatti, spiega Lagarde, “ad oggi tutte le misurazioni monitorate dalla Bce sono ancora forti. E se rimarranno tali dipenderà soprattutto dall’equilibrio di due forze: i prezzi dell’energia e i salari”.
Non resta pertanto che attendere il prossimo dato, atteso fra due settimane.
Andrea Valsecchi