Ucraina, Mattarella: l’Italia è fermamente schierata a difesa della sua libertà
Ieri, in occasione della Festa della Repubblica, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato un messaggio all’Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, Capo di Stato Maggiore della Difesa, in cui ha ribadito che Roma è e continuerà a schierarsi a supporto della resistenza di Kiev contro l’aggressione di Mosca. “L’Italia è fermamente schierata per la difesa della sua libertà, integrità territoriale e indipendenza”, ha scritto il capo dello Stato, “perché non vi sia un futuro nel quale la forza del diritto viene sostituita dal diritto del più forte”.
Anche la premier Giorgia Meloni ha voluto ribadire che Russia e Ucraina non sono due avversari che stanno sullo stesso piano morale: “Niente che si chiami pace può essere scambiata per invasione. C’è una nazione aggredita ed un aggressore”. La presidente del Consiglio ha anche incassato i ringraziamenti del presidente ucraino: “Apprezziamo la solidarietà e il pieno supporto dell’Italia nella difesa della sovranità e dell’indipendenza dell’Ucraina”, ha scritto su Twitter Volodymyr Zelensky, aggiungendo che “l’Ucraina lotta per i valori europei di democrazia e libertà, che condividiamo con il popolo italiano”.
Meloni sta riuscendo a tenere unita la colazione di governo sulla questione ucraina, nonostante la presenza di elementi storicamente simpatizzanti nei confronti di Mosca. Elly Schlein, invece, non riesce a imporre una linea chiara. La segretaria del Partito Democratico ha dichiarato negli scorsi giorni che il suo partito non ha dubbi “sul pieno supporto all’Ucraina con ogni mezzo necessario per la difesa”, ma allo stesso tempo si è opposta all’eventuale utilizzo di fondi del Pnrr per le armi. Il Pd, tuttavia, si è spaccato al Parlamento Europeo sul voto in merito all’aumento della produzione di armi in sostegno all’Ucraina: la maggior parte degli eurodeputati del gruppo ha votato a favore, ma c’è anche chi si è astenuto e chi ha votato contro. Il provvedimento, chiamato Asap (Act in support of ammunition production), alla fine è stato approvato all’Eurocamera con 446 voti favorevoli, 67 contrari e 112 astensioni e potrebbe ricevere il disco verde definitivo alla plenaria di luglio.