Addio a Silvio Berlusconi, il ricordo dei leader internazionali
La notizia, alla fine, è arrivata: Silvio Berlusconi è morto. È accaduto ieri, lunedì 12 giugno 2023. L’annuncio della scomparsa del Cavaliere è stato ripreso da tutti i quotidiani, tv e siti del mondo. Il mondo politico nazionale e internazionale ha espresso il proprio cordoglio, a partire dalla premier Giorgia Meloni che in un videomessaggio ha parlato di “un combattente” che “non ha mai avuto paura a difendere le sue convinzioni”, “uno degli uomini più influenti della storia d’Italia”. Parole simili sono arrivate anche dal premier ungherese, Viktor Orbàn, uno dei primi a esprimere le sue condoglianze tramite un tweet con una foto che lo ritrae assieme a Berlusconi, con le parole “se n’è andato il grande combattente”, così come Roberta Metsola, presidente del Parlamento Europeo, che ha definito il fondatore di Mediaset un “combattente che ha guidato il centro-destra”, un “padre, imprenditore, eurodeputato, Presidente del Consiglio, senatore” che ha lasciato il segno. Il presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha ricordato come il leader di Forza Italia abbia “plasmato una nuova geografia della politica”.
La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, è stata decisamente più asciutta, spiegando di essere “rattristata” dalla notizia della scomparsa di Berlusconi, un uomo che “ha guidato l’Italia in un periodo di transizione politica e che da allora ha continuato a dare forma al Paese che amava”. Papa Francesco ha inviato un telegramma alla famiglia, definendo l’ex premier come un “protagonista della vita politica italiana, che ha ricoperto pubbliche responsabilità con tempra energica”. Il portavoce del cancelliere tedesco Olaf Scholz ha espresso le condoglianze di Berlino “al popolo italiano e al governo italiano”, mentre un messaggio particolarmente personale è arrivato che da Vladimir Putin.
Il presidente russo è legato da una storica amicizia decennale con il fondatore di Mediaset, segnata da alcuni momenti simbolici come la famosa stretta di mano tra il presidente americano G.W. Bush e lo stesso Putin a Pratica di Mare, nel 2002. Vent’anni dopo, è arrivata la guerra in Ucraina e Berlusconi, ormai anziano e malato, ha dovuto correggere il tiro su alcune dichiarazioni non particolarmente felici in merito all’invasione russa. “Era giustamente considerato il patriarca della politica italiana e godeva di grande prestigio internazionale”, si legge in un telegramma inviato da Putin al presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, e pubblicato sul sito del Cremlino. “Una persona cara, un vero amico”, ha voluto sottolineare Putin.