Guerra: caos in Russia, l’Ucraina ne approfitta
Se c’è qualcuno che ha approfittato del presunto tentato golpe del gruppo Wagner in Russia, questa è l’Ucraina. Mentre lo scorso weekend Yevgeny Prigozhin, a capo del celebre gruppo di mercenari attivi in diversi continenti, marciava verso Mosca con carri armati e uomini in quello che è apparso come un tentativo di rovesciare le gerarchie moscovite, Kiev non è rimasta a guardare. Ieri i media internazionali riportavano l’avanzata di un centinaio di incursori ucraini che sarebbero riusciti ad attraversare il fiume Dnipro a Kherson, arrivando sulla sponda occupata dai russi.
La viceministra ucraina alla Difesa, Hanna Malyar, ha scritto su Twitter che le truppe di Kiev, alla fine della scorsa settimana, hanno dato avvio a est “azioni di controffensiva nei distretti di Orihovo-Vasylivka, Bakhmut, Bohdanivka, Yagidne, Klishchiivka e Kurdyumivka. In ciascuna delle direzioni siamo avanzati da 1 a 2 km”. L’esercito ucraino avrebbe ottenuto successi anche attorno alla zona di Bakhmut, città della regione del Donetsk, caduta dopo mesi di feroci combattimenti proprio per mano degli uomini di Prigozhin.
Analisti ed esperti sono divisi su ciò che è accaduto nel fine settimana: si è trattato di un effettivo tentativo golpe o è stata una sorta di piano con fini nascosti? Che fine ha fatto Prigozhin? È davvero andato in Bielorussia? L’Occidente ha guardato con stupore i carri armati russi manovrati dai mercenari della Wagner marciare verso la capitale russa, una crisi militare che sembra essere rientrata nel giro di ventiquattro ore. Eppure, ciò che è successo è destinato a lasciare dei segni.
Il Cremlino ha dimostrato di non sapere controllare parti del proprio territorio dal momento che la Wagner ha ‘conquistato’ la città di Rostov, che conta oltre un milione di abitanti, senza quasi sparare un colpo. Per il Segretario di Stato Usa, Antony Blinken, gli eventi occorsi dimostrano l’esistenza di “vere crepe” nella cerchia di potere di Putin, avvertendo tuttavia che “si tratta di un film ancora in corso: dubito che abbiamo visto l’ultimo atto”. Per il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ciò che è accaduto è “un fatto interno e mostra l’enorme errore strategico di Vladimir Putin” nell’aver deciso di invadere illegalmente l’Ucraina. Sulla stessa linea anche la ministra degli esteri tedesca, Annalena Baerbock, secondo la quale l’autocrate russo “sta distruggendo il suo stesso Paese”, con “la sua brutale guerra di aggressione contro l’Ucraina”.