Nato: accordo tra i Paesi membri per estendere il mandato di Stoltenberg fino a ottobre 2024
Una scelta che non sorprende dal momento che nei mesi scorsi è stato fatto notare che la fase attuale è troppo delicata per un cambio alla guida dell’Alleanza Atlantica, con la Russia che non sembra intenzionata a interrompere l’aggressione armata contro l’Ucraina. La guerra, infatti, rimane alle porte dell’Europa e la Nato continua ad essere fortemente esposta nel sostegno militare a Kiev. Avviare una transizione dei vertici della più potente alleanza militare al mondo appare poco saggio, così Jens Stoltenberg, politico norvegese classe 1959, a guida della Nato dal 2014, resterà fino a ottobre 2024, per un totale di dieci anni. La decisione sarà ratificata dai Paesi membri al prossimo vertice dell’Alleanza, che si terrà a Vilnius l’11 e il 12 luglio.
Stoltenberg si è detto “onorato” della decisione, sottolineando che “il legame transatlantico tra Europa e Nord America ha garantito la nostra libertà e sicurezza per quasi 75 anni e, in un mondo più pericoloso, la nostra Alleanza è più importante che mai”. Al summit lituano, tuttavia, non mancheranno i punti di discussione confronto. Come riportato da diverse agenzie di stampa, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato che il suo Paese non smetterà di opporsi all’entrata della Svezia nella Nato, finché non verranno “soddisfatte” tutte le sue richieste. Ankara vuole che Stoccolma non dia più rifugio a realtà come ‘Feto’, organizzazione considerata “separatista” da Erdogan, i cui aderenti sono seguaci di Fethullah Gulen, politologo turco accusato di aver imbastito un tentativo di colpo di stato nel 2016, poi fallito. Le ultime dichiarazioni di Erdogan contrastano con quanto riferito recentemente da alcuni funzionari occidentali secondo i quali la Svezia è venuta incontro alle richieste turche e dunque l’intesa sarebbe vicina.
Nel frattempo, Kiev insiste. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha rilasciato un’intervista alla CNN in cui ha raccontato di aver chiesto al presidente statunitense, Joe Biden, di invitare subito l’Ucraina nella Nato. Zelensky è consapevole che un eventuale processo di adesione non può che iniziare dopo la fine della guerra con la Russia, ma ha dichiarato che Biden è l’ago della bilancia su questo fronte e che un invito avrebbe un forte impatto sui soldati ucraini impegnati al fronte. “Ora è molto importante sentire che in futuro saremo davvero vicino agli alleati”, ha detto Zelensky.