Previsioni per i mercati europei dei beni di consumo
Il mercato dei beni di consumo (CPG, acronimo di ‘Consumer Packaged Goods’) in Europa occidentale subirà importanti cambiamenti entro il 2030. Alcune delle tendenze emergenti includono il progressivo sostituirsi degli acquisti in negozio con quelli online, e l’imposizione di nuove normative governative sempre più severe. Per conseguire una prospettiva di successo nel lungo termine, le aziende che operano nel mercato CPG dovranno conseguentemente adeguarsi a tali forze sempre più influenti.
Basandosi su dati di settore, interviste e anni di esperienza, l’Institute of Applied Economic Research, I-AER ha identificato le maggiori tendenze che impatteranno il settore dei beni di consumo in Europa occidentale nei prossimi 15 anni. Queste riguardano i cambiamenti nel comportamento dei consumatori e gli spostamenti nella dinamica del settore.
In relazione ai cambiamenti del comportamento dei consumatori, le aziende dovranno decidere quale segmento di consumatori servire; se produrre beni di marca, prodotti a marchio privato o entrambi e stabilire quali canali di vendita prioritizzare. Nel 2030, un quarto degli europei occidentali avrà raggiunto l’età pensionabile e il reddito medio diminuirà; i consumatori saranno quindi meno disposti a pagare prezzi più alti. Ciò significa che le aziende CPG che dipendono dal mercato di massa dovranno trovare nuovi modi per creare valore attraverso la riduzione dei costi.
Le aziende CPG dovranno inoltre concentrarsi sulla soddisfazione delle esigenze dei consumatori in segmenti di mercato specifici in fase di crescita. Questo comporterà la necessità di produrre un’ampia gamma di prodotti personalizzati e di qualità per soddisfare le esigenze dei consumatori in modo più mirato. Inoltre, le aziende dovranno essere in grado di raggiungere i loro clienti attraverso una combinazione di canali di vendita online e offline.
I consumatori millennial e della generazione Z, infatti, costituiranno la maggior parte della forza lavoro e avranno un potere d’acquisto significativo entro il 2030. Questi consumatori preferiscono fare acquisti online, sono attenti all’impatto ambientale e sociale dei prodotti che acquistano e preferiscono produttori che riflettono i loro valori. Le aziende CPG che non rispondono a queste preferenze rischiano di perdere quote di mercato.
Per quanto riguarda le tendenze nella dinamica del settore, i venditori online come Amazon, Alibaba e Zalando stanno diventando sempre più potenti con l’aumento degli acquisti su internet. Ciò significa che i venditori al dettaglio tradizionali dovranno trovare nuovi modi per competere con questi giganti dell’e-commerce. Ciò può includere l’implementazione di strategie di vendita omni-channel, offrendo servizi personalizzati di alta qualità e investendo in tecnologie innovative per migliorare l’esperienza del cliente. Solo in questo modo i venditori al dettaglio tradizionali potranno rimanere competitivi e prosperare nel futuro del settore CPG.
In sintesi, il futuro del settore dei beni di consumo in Europa occidentale sarà caratterizzato da una serie di tendenze che le aziende CPG dovranno affrontare per rimanere competitive. Dovranno adattarsi ai cambiamenti nel comportamento dei consumatori, concentrarsi sulla personalizzazione dei prodotti, raggiungere i clienti attraverso canali di vendita online e offline, rispondere alle preferenze dei consumatori più giovani e competere con i giganti dell’e-commerce. Solo le aziende CPG che saranno in grado di soddisfare queste esigenze avranno successo nel lungo periodo.
Riccardo Alagna – Director of Research – I-AER – Institute of Applied Economic Research
ralagna@i-aer.com