Nature restoration, Salini (Fi-Ppe): legge sbagliata, ultimo inchino all’ideologia ultra-green che minaccia famiglie e imprese
«Gli anatemi dei Verdi che definiscono “ladro di futuro” chi osa criticare la proposta lacunosa della Commissione sulla Nature restoration, le dichiarazioni catastrofiste, le riverenze dei socialisti a Greta Thunberg, le pressioni subite nelle scorse settimane da alcuni deputati ad opera della Commissione perché votassero il testo, confermano l’incertezza culturale dell’ala radicale dell’ambientalismo europeo, e ne tradiscono tutto il nervosismo. Un’agitazione evidentemente legata anche alla pochezza degli argomenti a sostegno di una legge sbagliata, il cui primo sponsor politico è il vicepresidente Timmermas. E’ una normativa che ridurrebbe le aree produttive agricole e l’approvvigionamento del cibo in Europa, con benefici irrisori per l’ambiente. In questo scorcio di legislatura siamo di fronte all’ultimo inchino della Commissione all’ideologia ultra-green che, come Forza Italia, combattiamo da anni in quanto minaccia costante per famiglie e imprese. Domani voterò contro la proposta, che andrebbe riscritta perché gravemente carente».
E’ quanto dichiara l’eurodeputato di Forza Italia-Gruppo PPE Massimiliano Salini, membro della Commissione Ambiente del Parlamento europeo, in vista del voto, domani a Strasburgo, sulla Nature restoration law.