Lo scontro Meloni-Gentiloni e il futuro di Elly Schlein
Da New Delhi, dove si è svolto il G20 indiano, la premier Giorgia Meloni ha criticato direttamente Bruxelles sulla questione della vendita di Ita Airways a Lufthansa. Meloni ha affermato che “sta accadendo qualcosa di obiettivamente curioso, cioè la stessa Commissione europea che per anni ci ha chiesto di trovare una soluzione al problema Ita, quando troviamo una soluzione al problema la blocca e quindi noi non stiamo più capendo. E vorremmo una risposta”. Un portavoce di Bruxelles ha successivamente spiegato che non è ancora arrivata la notifica formale dell’accordo siglato tra Ita e Lufthansa e che quando ciò avverrà, allora potrà iniziare “l’esame dell’operazione”. Fonti del Tesoro hanno fatto sapere che tale notifica, di prassi, viene accettata “solo al termine di una istruttoria che la stessa Commissione sta portando avanti molto minuziosamente nell’ambito di una fase di pre-notifica già avviata”.
Al di là della questione di merito, l’affondo della premier sembra preparare il terreno per lo scontro politico in vista delle prossime elezioni europee che si terranno dal 6 al 9 giugno 2024. Da New Delhi, infatti, Meloni ha fatto sapere di aver chiesto al commissario Ue per l’Economia, Paolo Gentiloni, “un occhio di riguardo per l’Italia”, anche in merito all’affare Ita-Lufthansa. Ieri è arrivata la risposta di Gentiloni che, a margine di una conferenza stampa sulle previsioni economiche d’autunno della Commissione europea, ha tagliato corto spiegano che non vuole “partecipare a polemiche che penso danneggino l’Italia”.
A quasi un anno dal suo insediamento, la premier Meloni si è dimostrata particolarmente scaltra nel ridimensionare la quota di rischio associata al suo partito, intessendo buoni rapporti personali con la presidente della Commissione Ue, Ursula Von Der Leyen, con la quale ha viaggiato in Nord Africa, oltre che con il presidente democratico degli Usa, Joe Biden. Ma si sa, la costruzione del nemico è un fattore imprescindibile nelle fasi elettorali e Gentiloni appare un facile bersaglio. Elly Schlein, dal palco della festa dell’Unità di Ravenna, ha ringraziato von der Leyen e Gentiloni per il lavoro che stanno svolgendo, difendendoli dagli “attacchi scomposti” del governo italiano. Ma ormai il dado è stato tratto e alcune testate, come Affari Italiani, propongono inediti retroscena come l’ipotesi che, nel caso di un pesante fallimento del Pd a trazione Schlein alle prossime elezioni europee, sarebbe proprio Paolo Gentiloni la figura che potrebbe subentrare per rilanciare il progetto di un centrosinistra più largo. Per ora, mere speculazioni, in attesa dell’appuntamento elettorale del prossimo giugno.