BCE, tassi ancora in aumento
La Banca centrale pronta a nuovi aumenti, ma per il 2024 è pronta un’inversione di tendenza
Rispetto all’inizio del 2022 la crescita potrebbe attestarsi attorno al 66%, con una rata di mutuo media che passerebbe dai 456 euro di un anno fa ai 759 di fine 2023, secondo le ultime stime online. Il riferimento analizzato riguarda il finanziamento medio a tasso variabile da 126.000 euro con piano di restituzione in 25 anni sottoscritto a gennaio 2022. E l’influenza sarebbe negativa, seppur non a questi livelli, anche se la Banca centrale optasse per il mantenimento dei tassi in vigore a settembre, stante l’oscillazione Euribor.
L’inversione di tendenza si avrà solo a inizio 2024, quando il tasso del mutuo analizzato dovrebbe calare al 4,92% per poi arrivare addirittura al 4,28% a giugno 2025, a fronte dell’attuale 5,05%.
Attualmente, quindi, chi ha stipulato un mutuo per il medesimo finanziamento, si trova a pagare il 62% in più, ovvero 285 euro al mese in aggiunta rispetto alle cifre di inizio 2022.
Un nuovo incremento dei tassi, previsto per le prossime settimane, finirebbe con portare la rata mensile ad un aumento dello 0,25%, e pertanto l’aggravio sarebbe di 303 euro.
Una situazione drastica se si aggiungono i rincari del carburante e dei beni di prima necessità, con una situazione geopolitica internazionale tutt’altro che stabile.
Ora il Governo cerca spazi d’azione, soprattutto con l’avvicinarsi della manovra e della legge di stabilità, con l’obiettivo di fronteggiare la crisi e andare in contro a famiglie e imprese, soprattutto ai ceti meno abbienti.
Andrea Valsecchi