Turismo: confermato, soprattutto su Milano, l’aumento degli stranieri. Marco Barbieri, segretario generale Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza: “Ma in città per le attività commerciali incombe, nel periodo determinante della stagione, la sovrapposizione di cantieri piazzale Loreto-corso Buenos Aires”.
Luci ed ombre nelle previsioni per l’autunno delle imprese del terziario. Se, infatti, da un lato aleggia un moderato ottimismo per la stagione appena iniziata, dall’altro non mancano forti preoccupazioni per la diminuzione dei consumi legata alle conseguenze dell’inflazione. Questo, in sintesi, il sentiment rilevato dal sondaggio condotto dall’Ufficio Studi di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza che ha interessato 540 imprese, il 70% delle quali di Milano e provincia e per il 73% fino a 5 addetti.
Il cauto ottimismo rilevato dal sondaggio segue la scia positiva dell’estate da poco conclusa, periodo durante il quale il fatturato, rispetto al 2022, è rimasto invariato per quasi il 40% delle imprese, diminuito per il 37% e persino aumentato per il 24%. In questo quadro sono le attività dei servizi alle imprese ad aver registrato le variazioni maggiormente positive sull’andamento del fatturato (+8,7%), cui si aggiungono quelle della ristorazione che segnano un +3,5%. In calo, invece, il commercio al dettaglio: – 3,2% per il non alimentare, – 2,5% per l’alimentare.
Sul fronte del turismo, si conferma il trend in aumento delle presenze di stranieri, in particolare a Milano. Il 56% delle imprese del settore ha infatti confermato la tendenza in crescita delle presenze turistiche straniere e una diminuzione degli italiani. L’incremento dei turisti stranieri si registra in particolare a Milano città, come segnalato dal 46% delle imprese intervistate.
Sulla scorta dei risultati estivi, il 6% delle imprese si dice convintamente ottimista relativamente all’andamento dell’attività per l’autunno e per il 47% prevale un cauto ottimismo. Altrettante, invece, nutrono forti timori nell’immediato futuro. In cima alle preoccupazioni delle imprese si colloca la diminuzione dei consumi legata alle conseguenze dell’inflazione e della perdita di potere d’acquisto (68%), seguita dai timori riguardanti il fisco (tributi nazionali 15%, tasse e tariffe locali 14%).
Temi prioritari per le imprese risultano essere i costi dell’energia (47%) che fanno il paio con quelli delle materie prime (46%), e non si scosta di molto la difficoltà nel reperire personale qualificato (45%): “Inflazione e rincari fanno temere per quest’autunno: preoccupano i costi di energia e materie prime e ancora il reperimento di personale qualificato – afferma Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza -. Serve un’attenzione particolare su questi temi perché il rischio è che i risultati positivi ottenuti, come quelli nel turismo, vengano vanificati”.
E sulla città di Milano in particolare cresce la preoccupazione anche per la sovrapposizione di cantieri in un punto nevralgico, l’asse corso Buenos Aires – piazzale Loreto, in una fase determinante per le centinaia di attività commerciali coinvolte, ovvero il periodo natalizio e dei saldi invernali, con il concreto rischio di blocco di una delle principali arterie di ingresso in città: “Una preoccupazione più volte espressa all’Amministrazione comunale – conclude Barbieri -, purtroppo senza concrete rassicurazioni per scongiurare questo rischio”.