Reti sottomarine, collaborazione strategica tra Leonardo e Fincantieri
Leonardo e Fincantieri hanno rafforzato la loro collaborazione strategica nel campo delle reti sottomarine attraverso la firma di un Memorandum of Understanding (MoU). L’iniziativa si colloca in concomitanza con l’imminente costituzione del Polo nazionale della Subacquea, un centro italiano dedicato alla ricerca e all’innovazione nel settore subacqueo, volto a garantire la sicurezza e a favorire opportunità industriali ed economiche.
L’accordo tra le due società prevede lo sviluppo congiunto di una rete di piattaforme e sistemi per la sorveglianza, il controllo e la protezione delle infrastrutture critiche e delle aree sottomarine. L’obiettivo principale è quello di rispondere alle esigenze nazionali e alle iniziative europee in materia, rispetto a cuiLeonardo e Fincantieri mirano a preservare e sviluppare le proprierispettive competenze per offrire sistemi che siano all’avanguardia, ad alte prestazioni e competitivi ai potenziali clienti.
La collaborazione tra i due colossi non è nuova, visto che le due società hanno lavorato insieme nel settore navale, contribuendo rispettivamente alla progettazione e costruzione di navi di superficie e unità subacquee da un lato, e al sistema di combattimento navale dall’altro. Quest’ultimo comprende il comando e il controllo, i sensori, le comunicazioni sicure, i collegamenti dati, gli effettori, il sistema di navigazione integrato e le capacità di modellazione e simulazione multi-dominio. Le due aziende vantano anche una specifica esperienza nelle soluzioni a pilotaggio remoto e nella loro integrazione completa nelle unità navali.
Nel contesto di questo nuovo MoU è previsto inoltre il supporto alle piccole e medie imprese e alle startup per lo sviluppo di tecnologie innovative per l’ambiente subacqueo, mentre lacollaborazione mira al contempo a proteggere reti strategiche sottomarine, cavi, dorsali di comunicazione e infrastrutture offshore, nonché a garantire la sicurezza delle attività di prospezione, di estrazione mineraria e di sea-mining sul fondo del mare per l’accesso a risorse preziose.
Nel frattempo WSense, azienda italiana specializzata in tecnologie subacquee, ha concluso con successo un round di finanziamento di serie A da 9 milioni di euro. Fondata come spin-off dell’Università Sapienza di Roma, WSense si occupa dell’Internet delle Cose sottomarine (Internet of Underwater Things – IoUT) e sviluppa sistemi di comunicazione subacquea wireless. Le tecnologie brevettate da WSense consentono comunicazioni wireless affidabili e in tempo reale, sicure ed economiche nell’ambiente subacqueo, il che apre nuove possibilità per la raccolta di dati subacquei su larga scala, rivoluzionando lo studio e la comprensione degli oceani e del nostro pianeta. Inoltre, queste tecnologie migliorano l’efficienza operativa e consentono il monitoraggio delle infrastrutture critiche, la transizione energetica, il monitoraggio ambientale in tempo reale e l’acquacoltura sostenibile basata sui dati.
Chiara Petrioli, fondatrice di WSense e professore ordinario di ingegneria informatica all’Università Sapienza di Roma, si è espressa positivamente riguardo a questo round di finanziamento e ha sottolineato l’importanza di poter contare su un supporto finanziario solido per accelerare lo sviluppo delle tecnologie subacquee e il raggiungimento degli obiettivi aziendali. La nuovacollaborazione tra Leonardo e Fincantieri evidenzia pertantol’interesse e l’investimento nell’innovazione e nello sviluppo delle tecnologie subacquee, che offrono nuove opportunità per la sorveglianza, la protezione e lo studio delle aree sottomarine, nonché per l’utilizzo sostenibile delle risorse del mare.
Pietro Broccanello