Manovra: via libera a pensioni e fondo contro violenza
L’emendamento del governo salva le pensioni di vecchiaia di medici, dipendenti di enti locali, maestri e ufficiali giudiziari, e conferma l’emendamento con il quale tutti i 40 milioni del “tesoretto” per le modifiche parlamentari spettante alle opposizioni sono stati impiegati per il contrasto alla violenza sulle donne.
Via libera del Senato alla nuova Manovra: è stato approvato il mandato ai relatori Dario Damiani (FI), Guido Quintino Liris(FdI) ed Elena Testor (Lega) Il Ddl di Bilancio dovrà poi passare alla Camera per il disco verde definitivo previsto nei giorni tra Natale e Capodanno.
Tra le proposte di modifica approvate dalla commissione c’è un emendamento del governo all’articolo 33 della manovra, che preserva dai tagli inizialmente previsti le pensioni di vecchiaia di medici, dipendenti di enti locali, maestri e ufficiali giudiziari. Restano penalizzate quelle anticipate ma c’è un taglio più soft per le categorie sanitarie con una riduzione del taglio per ogni mese in più di permanenza al lavoro. I dirigenti medici e gli infermieri potranno così, se vorranno, rimanere al lavoro fino ai 70 anni. Passo indietro invece dell’esecutivo su una proposta di modifica che avrebbe previsto il pensionamento a 72 anni per i dirigenti medici ospedalieri.
Semaforo verde della commissione anche rispetto ai quattro emendamenti del governo che prevedono, tra l’altro, la rimodulazione dei fondi per il Ponte sullo stretto con una parte delle risorse prese dal Fondo di coesione. Ok anche alla cabina di regia per il disagio abitativo e ai fondi per i concorsi per il comparto della sicurezza. Approvato l’emendamento con il quale tutti i 40 milioni del “tesoretto” per le modifiche parlamentari spettante alle opposizioni verranno impiegati per il contrasto alla violenza sulle donne attraverso l’istituzione di un apposito fondo.
Confermato infine anche l’emendamento dei relatori alla manovra riguardante la casa: passa dunque la specifica sugli affitti brevi voluta da FI per cui la cedolare secca è al 21% per una delle case affittate e al 26% per le altre. Via libera anche alle agevolazioni per il fondo di garanzia sui mutui sulla prima casa per le famiglie numerose e anche in base all’Isee.
Tra gli emendamenti alla manovra presentati due notti fa e approvati dalla commissione Bilancio non risulta invece alcun intervento sul Superbonus. “Questi giorni e queste ore – ha spiegato il senatore di FdI Guido Quintino Liris, relatore della manovra, a margine della commissione Bilancio del Senato – sono state un momento di confronto con il governo e i vari ministeri ma soprattutto col Mef, abbiamo affrontato più volte questo tema e l’ipotesi su cui da subito ho lavorato, quello del Sal straordinario senza proroghe e senza onerosità sul 2024, che andava un po’ incontro ai paletti messi dal Mef, può essere calzante e vedere la luce. Lo può essere entro la fine dell’anno, non per forza col Milleproroghe che avrebbe delle difficoltà, ma c’è l’ipotesi di un provvedimento ad hoc”.
Pietro Broccanello