Cormano diventa Comune Spugna: al via gli interventi per assorbire allagamenti ed eventi atmosferici estremi
Si chiama Città metropolitana Spugna il progetto da 50 milioni di euro, nell’ambito del PNRR, della Città metropolitana di Milano e di Gruppo CAP che a novembre è entrato nella fase operativa con l’avvio dei primi cantieri. Consentirà di riqualificare un’area complessiva pari a 530mila metri quadrati attraverso 90 interventi in 32 Comuni.
Un ambizioso piano per contrastare gli allagamenti causati da nubifragi e trombe d’aria, che sempre più frequentemente minacciano l’intero territorio metropolitano, causando ingenti danni economici e disagi di ogni genere ai cittadini. Il progetto Città metropolitana Spugna, sviluppato dall’ente di area vasta milanese insieme a Gruppo CAP e a diversi Comuni del territorio, è entrato nella sua fase operativa con le prime cantierizzazioni avviate a novembre e prosegue a ritmo spedito con i nuovi cantieri che nel mese di gennaio partiranno in territorio nordmilanese.
A Cormano gli interventi previsti permetteranno di realizzare opere di drenaggio urbano sostenibile, alleggerimento della rete fognaria, contrasto agli eventi meteorici eccezionali e rigenerazione urbana del territorio. In particolare, l’area interessata riguarda la porzione di Parco Nord Milano collocata tra il torrente Seveso, via Brodolini e la piattaforma ecologica. In accordo con il Parco Nord Milano, un’area verde residuale del parco verrà rifunzionalizzata come area di bioritenzione delle acque drenate da via Brodolini tramite un sistema di pozzi perdenti e di asfalto drenante che consentirà di raccogliere le acque meteoriche facendole confluire nel sottosuolo. Eventualmente – in caso di “troppo pieno” – verrà messo a disposizione anche un piccolo bacino che, opportunamente predisposto e naturalizzato, accoglierà e rilascerà gradualmente l’acqua piovana nel terreno e rimarrà invece fruibile in tutti i momenti in cui le precipitazioni non richiedano uno scarico aggiuntivo. Un ulteriore intervento sul tratto cormanese di via Dei Bravi, al confine con Bresso, completerà le opere idrauliche integrate e, parallelamente, vedrà la riqualificazione anche del manto stradale e dei marciapiedi del tratto.
“È una grande opportunità per il nostro territorio rientrare nei comuni interessati dagli interventi del progetto con questo importante lavoro che vale quasi un milione e mezzo di euro – spiega il sindaco di Cormano Luigi Magistro -. Le criticità che storicamente accompagnano la presenza del torrente Seveso, ora già fortemente mitigate nei nostri confini ma che tanti danni ancora provocano nella vicina Milano, ci rendono particolarmente sensibili ad ogni soluzione che miri ad agevolare il deflusso delle acque mitigando un problema che anche a causa dell’intensità delle precipitazioni genera importanti disagi sulle nostre comunità”. La presenza del Parco gioca poi un ruolo strategico per la realizzazione del progetto, tutelando il suolo libero e permettendo di riportare l’acqua in falda: “Si tratta di un processo naturale fondamentale per accrescere la biodiversità perché l’acqua crea aree umide che hanno una forte valenza ecologica – aggiunge Marzio Marzorati, presidente di Parco Nord Milano –. Grazie alle aree protette sono possibili progetti come questo, essenziali per l’adattamento climatico in città. Auspichiamo che si incentivi la depavimentazione laddove possibile, per proseguire con la liberazione e rinaturalizzazione di porzioni sempre più ampie di suolo”.
Il piano denominato Città metropolitana Spugna è un ambizioso progetto strategico di drenaggio urbano sostenibile per far sì che le città siano in grado di assorbire l’acqua piovana, soprattutto negli eventi più intensi, senza intasare le reti fognarie ed evitando allagamenti. “Si tratta di un fondamentale cambio di approccio allo sviluppo del territorio – commenta Paolo Festa, consigliere delegato all’Ambiente della Città metropolitana di Milano -. Grazie a questi interventi, non solo riqualificheremo punti importanti dei nostri comuni, ma lo faremo con soluzioni naturali all’avanguardia che permetteranno di prevenire allagamenti e di gestire in maniera sostenibile il territorio”.
Spugna si basa infatti sulle “Nature Based Solutions”, ovvero su processi naturali che sfruttano piante ed elementi vegetali per assorbire acqua e inquinamento, prevedono la sostituzione dell’asfalto con superfici permeabili in grado di far filtrare l’acqua e allo stesso tempo mitigare le isole di calore nel tessuto urbano. Finanziato per oltre 50 mln di euro nell’ambito del PNRR, consentirà di riqualificare un’area complessiva pari a 530mila metri quadrati attraverso 90 interventi in 32 Comuni con l’obiettivo di adottare soluzioni innovative per aumentare il grado di resilienza delle città attraverso una gestione più sostenibile delle acque meteoriche.